Generali archivia il 2021 registrando, per il terzo anno consecutivo un risultato operativo record di 5,9 miliardi di euro in aumento del 12,4% rispetto al 2020 grazie alla crescita positiva di tutti i segmenti di business. Alla fine dell’anno il gruppo conclude con successo il piano strategico Generali 2021 e vanta il raggiungimento di tutti i target ESG prefissati.
L’utile netto al 31 dicembre è maggiore del 63,3% rispetto a quello dell’anno precedente e si attesta a 2,8 miliardi; quello normalizzato, che non comprende i 52 milioni di euro relativi all’acquisizione del controllo del gruppo Cattolica e i costi straordinari legati alla sua integrazione, è invece pari a 2,7 miliardi di euro, in aumento del 45,1% rispetto al 2020 e il più alto mai registrato dal gruppo sino ad oggi.
Infine, Generali ha dimostrato una posizione patrimoniale estremamente solida, con un Solvency Ratio al 227%. L’incremento di tre punti percentuali rispetto alla posizione del 2020 (224%) è ascrivibile al contributo positivo della generazione normalizzata di capitale e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo. A seguito di questi risultati, il Cda proporrà agli azionisti un dividendo per azione di 1,07 euro.
Generali 2021
Generali 2021 è stato il piano strategico del gruppo costruito su tre pilastri strategici: Crescita redditizia; Gestione del capitale e ottimizzazione finanziaria; Innovazione e trasformazione digitale. A questi si aggiungevano tre punti per l’ambito ESG: Persone, Brand e Sostenibilità.
In termini di indicatori di performance industriali, il gruppo ha raggiunto o superato tutti gli obiettivi che che aveva definito per ogni pilastro, con la sola eccezione del CAGR degli utili dai flussi di reddito basati sui servizi, a causa dell’impatto negativo che lo scenario pandemico ha avuto sul business di Europ Assistance.
Target ESG
In ambito ESG, Generali ha effettuato nuovi investimenti green e sostenibili per 6 miliardi nell’arco piano, superando, già a fine 2020, il target prefissato dei 4,5 miliardi; nel 2021, invece tali investimenti sono stati pari a 2 miliardi e mezzo circa. Rispetto al 2019, quest’anno ha inoltre ridotto del 29,6% l’intensità carbonica degli investimenti, intesa come tonnellate di CO2 per milione di euro investito. Sempre nell’ambito dell’impegno ambientale, Generali è poi tra i sette gruppi assicurativi leader che hanno annunciato a luglio la creazione della Net-Zero Insurance Alliance, convocata dalle Nazioni Unite, e di cui proprio il CEO del gruppo, Philippe Donnet, ha presentato gli obiettivi quest’estate al summit G20 sul clima.
Generali ha superato il target di crescita pure dei premi da prodotti a valenza sociale e ambientale, che ammontano a fine 2021 a 19,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda il Relationship Net Promoter Score, invece, si è aggiudicato la prima posizione tra le realtà internazionali a livello europeo, registrando un incremento pari a 14,2.
Anche nella sfera che Generali definisce people, il gruppo ha raggiunto buoni risultati. La percentuale dei dipendenti reskilled è stata pari al 68% , superando anche in questo caso il target prefissato al 50%, e il tasso di engagement è stato dell’83% (+1 p.p. rispetto al 2019 e +1 p.p. rispetto al benchmark di mercato). La differenza percentuale tra la remunerazione fissa mediana delle donne e degli uomini che svolgono lavori comparabili (Equal Pay Gap) si è ridotta dell’1,8%. Infine, l’indice Diversity&Inclusion, che misura i progressi in aree quali, tra le altre, il numero di donne manager, i giovani talenti e l’impegno dei dipendenti, è aumentato di 9 punti percentuali (115% nel 2021).
Il gruppo si dice convinto che il settore assicurativo abbia un ruolo chiave da svolgere nella transizione verso un’economia a impatto zero e a impatto sociale positivo. Pertanto nel 2021 Generali ha rafforzato la portata e l’impatto anche di The Human Safety Net, l’iniziativa del gruppo che aiuta le persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità e che oggi è attiva in 23 paesi e ha 61 partner che lavorano attivamente alle sue iniziative.
Con i risultati 2021 e la conclusione del piano Generali 2021, non finiscono le ambizioni e il percorso di crescita sostenibile del gruppo che ha già presentato in contemporanea il nuovo piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth.
“Generali è oggi ai vertici del settore per solidità patrimoniale, redditività e crescita, ha rafforzato la propria presenza nei mercati assicurativi a elevato potenziale e ha sviluppato il segmento asset management.” ha affermato il CEO del gruppo Generali Philippe Donnet, “Siamo ora impegnati nell’efficace implementazione della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, focalizzata sulla crescita sostenibile, sull’ulteriore miglioramento della qualità degli utili e sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder. L’approccio rigoroso e disciplinato all’impiego di capitale, la sostenibilità pienamente integrata nel business e l’aumento degli investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica saranno i fattori chiave del nuovo piano”.