Dentsu Italia, società di comunicazione guidata da Mariano Di Benedetto, è diventata Società Benefit (SB). Una qualifica giuridica, quella della SB, che indica normali società che, oltre allo scopo di dividere gli utili, prevedono da Statuto il perseguimento di una o più finalità di beneficio comune. Per beneficio comune si intende un effetto positivo nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali. Gli amministratori sono pertanto tenuti a ricercare, nel perseguimento di queste finalità, l’interesse di tutti gli stakeholder coinvolti e a comportarsi in modo responsabile e trasparente.
La Società Benefit, dunque, definisce uno scopo di impatto, integrativo rispetto a quello di lucro, verso cui orientare l’attività dell’impresa, e obiettivi specifici da perseguire attraverso il proprio piano di business. Dentsu Italia raggruppa i brand Carat, iProspect, dentsu X, Dentsu Creative e Merkle e ciascuna delle agenzie, ovvero ogni area di business dell’azienda, contribuisce al progetto di Società Benefit per le sue caratteristiche e le sue specificità. Difatti, già ad aprile 2022, Dentsu Creative, l’agenzia creativa del gruppo guidata da Emanuele Nenna, era stata la prima Società Benefit in Italia, tra le agenzie parte di gruppi internazionali di comunicazione.
Le finalità di beneficio comune che Dentsu Italia Società Benefit ha scelto di perseguire nello svolgimento del business, e a cui si dedicherà a partire dal suo primo anno di attività, indicate nel nuovo statuto, sono tre.
La prima ridurre le emissioni di CO2 delle proprie attività del 46% entro il 2030 lungo tutta la catena del valore, e del 90% e compensazione del restante 10%, entro il 2040, perseguendo la riduzione degli impatti ambientali dei suoi edifici, promuovendo la mobilità sostenibile con l’utilizzo di auto aziendali elettriche, riducendo i viaggi di lavoro e stimolando la catena di fornitura alla riduzione degli impatti sociali e ambientali.
La seconda promuovere un ambiente di lavoro equo, stimolante e inclusivo per la crescita delle persone che vi lavorano, offrendo ai suoi collaboratori attività di formazione e opportunità di crescita professionale, promuovendo il benessere organizzativo e l’attenzione alla persona, favorendo l’inclusione professionale di tutte le persone indipendentemente da età, genere, disabilità, etnia, religione, stato economico o altro, in tutte le fasi della collaborazione con la società;
E infine la terza generare un contributo positivo per la società grazie ai prodotti e servizi offerti sul mercato dalle controllate del Gruppo e a progetti speciali, condividendo gratuitamente tempo e competenze delle sue persone con la comunità e la società civile.
Queste finalità di beneficio comune si allineano perfettamente alla strategia di Social Impact 2030 di dentsu Group, che fissa obiettivi in termini di impatto ambientale e sociale. Le finalità della Società Benefit italiana vanno infatti a rispondere alle principali linee guida di azione legate ai temi DE&I (primo pillar della strategia di social impact di dentsu); sono allineate agli obiettivi ambientali globali di riduzione delle emissioni (-46%) entro 2030 e di arrivare al traguardo della net zero emission entro il 2040 (secondo pillar). Mentre il terzo pillar include le iniziative che hanno una forte ricaduta sociale come, ad esempio, il progetto The Code per la formazione nelle scuole secondarie superiori.
“Sono molto felice che dentsu oggi, dopo il primo passo fatto lo scorso anno con Dentsu Creative SB, abbia voluto ampliare il progetto come Gruppo, esaltando così la vera peculiarità di essere una Società Benefit: porsi obiettivi specifici da raggiungere attraverso il proprio business, cambiandone o adattandone il modello. Per noi è importante prendere un impegno concreto e mirato al business con uno scopo integrativo rispetto a quello economico-finanziario, verso cui orientare la nostra attività.” ha commentato Ilaria Affer, Social Impact Director di dentsu