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Assemblea degli azionisti

Banca Generali, nuova politica di remunerazione, aumenta variabile legato (anche) a ESG

L’assemblea degli azionisti di Banca Generali dà il via libera alla politica del gruppo in materia di remunerazioni e incentivazioni, potenziando l’impegno in tema di sostenibilità.

In particolare, l’assemblea ha approvato la proposta di innalzamento a 2:1 del rapporto tra componente variabile e fissa della remunerazione per alcuni manager appartenenti alla categoria del personale più rilevante e l’adozione di un piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI 2022), rivolto agli amministratori esecutivi, vertici aziendali e manager di Banca Generali e delle società che fanno capo al gruppo.

Ha inoltre accolto in modo positivo il sistema di incentivazione e altre remunerazioni variabili basate su strumenti finanziari del personale più rilevante per l’anno 2022, il quale prevede il riconoscimento di una parte della remunerazione variabile tramite assegnazione di azioni, al fine di consentire il migliore allineamento degli interessi del management del gruppo Banca Generali a quelli degli azionisti attraverso un’attenta gestione dei rischi aziendali, il cui framework è stato integrato al fine di prendere in considerazione rischi ed opportunità ESG.

Nell’ultimo anno, la banca ha infatti rafforzato l’approccio sostenibile alla governance attraverso l’introduzione, a maggio scorso, di un nuovo regolamento del CdA e dei comitati endo-consigliari che prevede l’introduzione dell’analisi dei rischi e delle opportunità ESG all’interno del comitato manageriale di direzione e di tutti i comitati endo-consiliari. Inoltre, nel corso del 2021 l’impegno dell’istituzione in tema di sostenibilità in merito alle politiche in materia di remunerazione è stata potenziata attraverso la definizione di indicatori quali-quantitativi di breve, medio e lungo termine legando la remunerazione variabile del management ad obiettivi di sostenibilità.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

L’assemblea ha inoltre preso atto della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, appositamente espressa all’interno della relazione annuale che ha visto la sostenibilità sempre più integrata nell’attività aziendale.

In tema di finanza sostenibile, Banca Generali ha adottato politiche di investimento responsabile con approccio “negative screening”, cui sono sottoposti anche gli investimenti di capitale proprio, e sono stati investiti 6,5 i miliardi in soluzioni gestite ESG. Nel 2021 è stato poi firmato l’accordo sullo “Smart Working/Next Normal”, che rappresenta uno dei primi accordi nel mondo bancario ad introdurre una logica di lavoro ibrida, dove lavoro in presenza e da remoto conviveranno nella gestione del business.

La banca ha anche registrato un aumento delle attività di formazione. Nello specifico sono state erogate 55.145 ore di formazione, un incremento del 13% rispetto al 2020, per i dipendenti di sede a cui si aggiungono le 131.867 ore, in aumento del 17% rispetto al 2020, per i consulenti finanziari. Molte iniziative sono state sostenute dal lancio della nuova piattaforma di e-learning BG Lab a disposizione dei dipendenti. Sul fronte della Diversity&Inclusion, Banca Generali ha posto in essere percorsi dedicati alla leadership inclusiva con particolare riguardo all’universo femminile (BG Impact People, Women’s Empowerment), e vi è stata l’adesione alla community internazionale Women Empowerment Principles (WEPs) promossa dall’ONU.

Bilancio 2021

L’assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 2021 che si è chiuso con un utile netto di 342,2 milioni di euro, in aumento del 18,3% rispetto alla fine dell’esercizio precedente e il margine di intermediazione che si è attestato a 727 milioni, un incremento del 24,7% rispetto all’anno precedente. Il margine di interesse ha segnato invece una lieve riduzione, del 6,7%, attestandosi sugli 84 milioni di euro. I dividendi cash saranno distribuiti per complessivi 227.860.692 euro, pari a 1,95 euro per azione.