Unipol ha archiviato il 2023 con un utile netto consolidato a 1,33 miliardi di euro e dividendo in crescita a 0,38 euro per azione rispetto a 0,37 euro nel 2022. Il progetto di fusione per incorporazione di UnipolSai Assicurazioni, Unipol Finance, UnipolPart I e Unipol Investment in Unipol Gruppo è stato approvato, confermando il rapporto di cambio in misura pari a 3 azioni Unipol Gruppo per ogni 10 azioni UnipolSai. Unipol rafforza inoltre l’integrazione dei fattori ESG nel business e l’impegno a supporto dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica. Nel 2023 ha investito 1,4 miliardi di euro a sostegno dell’Agenda 2030, superando il target di 1,3 miliardi di euro investiti entro la fine del 2024 previsto dal Piano Strategico 2022-2024. A fine 2023, le emissioni Scope 1 e 2 legate a consumi elettrici, di gas e delle altre fonti energetiche per tutti gli edifici a controllo diretto nonché alla flotta auto dei dipendenti del gruppo sono state ridotte del 54,9% rispetto al 2019. Al contempo il gruppo ha anche diminuito del 21,2% (vs 2022) l’intensità di carbonio dei portafogli di azioni e obbligazioni societarie quotate in Borsa gestiti direttamente e si è posta l’obiettivo di riduzione del 50% entro il 2030.
Con riferimento poi al rinnovo degli organi sociali di Bper Banca, prevista nella prossima assemblea ordinaria del 19 aprile, Unipol ha presentato una lista per l’organo amministrativo di sette candidati che include Papa Gianni Franco, Beccalli Elena, Cappello Maria Elena (tutti e tre facenti parte dell’organo uscente di Bper), Cerchiai Fabio, Cordero di Montezemolo Matteo, Cossellu Angela Maria, Rangone Stefano. I signori/e Gianni Franco Papa, Elena Beccalli e Maria Elena Cappello fanno parte dell’organo amministrativo uscente di BPER.
Indice
I risultati ESG di Unipol
Nel 2023 il gruppo ha distribuito valore per 14,9 miliardi di euro, in crescita rispetto al dato del 2022 (12,5 miliardi di euro), di cui 9,9 miliardi di euro a clienti assicurativi e riassicuratori e 5 miliardi di euro distribuiti agli altri stakeholder (azionisti, agenti e altri Intermediari, fornitori, pubblica amministrazione, finanziatori, dipendenti e comunità). A fronte delle crescenti esigenze della popolazione in materia di assistenza sociosanitaria e di previdenza, a conferma del proprio ruolo di attore centrale del processo di integrazione tra welfare pubblico e welfare privato, Unipol ha raggiunto con le proprie coperture Welfare (Vita e Salute) 8,2 milioni di persone, in aumento rispetto ai 7,8 milioni di persone raggiunte nel 2022, grazie anche allo sviluppo di una linea di prodotti declinati a coprire i bisogni degli assicurati lungo tutto il loro percorso di vita. Unipol ha inoltre contribuito alla resilienza del sistema Paese, supportando le famiglie e incrementando la consapevolezza assicurativa per le PMI, asse portante del comparto produttivo italiano, che hanno sottoscritto polizze per 787 milioni di euro (+3,7% rispetto ai 759 milioni di euro del 2022).
Unipol ha una struttura dedicata alla gestione di investimenti alternativi, selezionati attraverso un’apposita due diligence che prevede, oltre alle tradizionali analisi finanziarie, l’approfondimento dei criteri socio-ambientali e di governance, nonché la mappatura dei rischi di sostenibilità che possono avere un impatto reputazionale. Gli investimenti con queste caratteristiche sono cresciuti del 24,1% nel 2023, quelli per il contrasto al cambiamento climatico, alla tutela dell’ambiente, degli ecosistemi terrestri, marini e di acqua dolce del 19,6%.
Gli investimenti a sostegno dell’Agenda 2030 sono pari a 1,4 miliardi di euro, valore che permette di superare, in anticipo, il target previsto dal Piano Strategico 2022-2024 (1,3 miliardi di euro investiti entro la fine del 2024). Il gruppo ha garantito un supporto a 360° per una mobilità più efficiente, sicura e sostenibile: circa 38 miliardi di km sono stati percorsi da auto con polizze associate a dispositivi telematici. L’impiego della telematica è centrale per promuovere comportamenti di guida più sicuri e a minor impatto ambientale.
La strategia climatica del gruppo Unipol
A giugno 2023, il consiglio di amministrazione ha adottato una versione aggiornata della strategia del gruppo Unipol sul cambiamento climatico approvata nel 2022 e volta a dettagliare le modalità con cui affrontare i rischi e cogliere le opportunità connessi al clima, definendo nuovi target di mediolungo termine per la riduzione delle proprie emissioni di gas serra a supporto del proprio percorso di decarbonizzazione. In merito alle attività di gestione e sviluppo immobiliare, il gruppo si impegna a ridurre del 46,2% entro il 2030 le emissioni di Scope 1 e 2 legate a consumi elettrici, di gas e delle altre fonti energetiche per tutti gli edifici su cui il gruppo ha un controllo diretto, dalle sedi strumentali delle compagnie assicurative a quelle delle società diversificate, fino agli immobili sede delle attività di gruppo UNA e alle sedi estere, in linea con lo scenario di contenimento dell’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C.
Il monitoraggio delle performance ambientali del gruppo Unipol ha fatto registrare nel 2023 una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 (calcolate secondo la metodologia market-based) dell’11%, assestandosi a un valore di 14.492 t CO2 equivalenti (16.280 t CO2 equivalenti nel 2022). Questo dato corrisponde a una riduzione del 54,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2019, adottato come baseline per la definizione del target al 2030. Il gruppo si impegna a ridurre del 50% entro il 2030, rispetto al 30 settembre 2022, l’intensità di carbonio dei portafogli di azioni e obbligazioni societarie quotate in Borsa gestiti direttamente. L’impegno a ridurre l’intensità di carbonio riguarda le emissioni di Scope 1 e 2 delle società in perimetro. Nel 2023, le emissioni calcolate secondo la metrica del Carbon to Value invested – C/V sono diminuite del 21,2% rispetto al 2022. Nell’ambito del Piano strategico 2022-2024, il gruppo ha fissato un target connesso all’incidenza dei prodotti a valore sociale e ambientale, definendo un obiettivo del 30% da raggiungere entro il 2024. A fine 2023, tali prodotti rappresentano il 27,6% della raccolta diretta.
Infine, con riferimento al green bond da un miliardo di euro (relativo all’emissione nel 2020 di prestiti obbligazionari in scadenza al 2030), al 31 dicembre 2023 i proventi allocati nel rifinanziamento o finanziamento di progetti coerenti con i criteri definiti nel Green Bond Framework hanno raggiunto i 979,3 milioni di euro. L’allocazione ha riguardato progetti relativi a tutte le categorie ammissibili: Renewable Energy (315,6 milioni di euro, pari a 32,2% dell’allocato), Clean Transportation (299,3 milioni di euro, 30,6%), Green Buildings (267,5 milioni di euro, 27,3%), Energy Efficiency (55,7 milioni di euro, 5,7%) e Forestry (41,2 milioni di euro, 4,2%).
Il contributo alla comunità e i riconoscimenti di Unipol
Per Unipol, si legge in una nota, l’impegno a sostenere e collaborare con i territori in cui opera significa contribuire allo sviluppo e alla realizzazione di progetti di sostegno allo sport (importante opportunità di empowerment in particolare per le giovani generazioni) alle cause di utilità sociale e di supporto alla ricerca scientifica, oltre a interventi significativi di solidarietà a favore della comunità. Nel 2023 il contributo del gruppo alla comunità è stato pari a 17 milioni di euro (+11% rispetto all’esercizio precedente).
Nel 2023 inoltre sono stati investiti (in modo diretto e indiretto) 16,6 milioni di euro per la formazione rivolta a dipendenti, agenti e collaboratori (9,9 milioni di euro nel 2022), con 1,1 milioni di ore erogate attraverso 2.828 corsi, inclusi quelli esterni, per un totale di 23 ore di formazione pro capite fruite dai dipendenti e 26 ore pro capite dalla rete agenziale.
Infine per quanto riguarda la reputazione, nel 2023 è stato confermato l’elevato posizionamento di Unipol che ha ottenuto 77,6 su 100, presso il General Public nel 2023, in fascia “forte” secondo il modello RepTrak®. E nel mese di agosto 2023 UnipolSai è stata riconosciuta da Standard Ethics (agenzia di rating indipendente specializzata nell’analisi della sostenibilità degli emittenti) come uno dei migliori esempi, a livello internazionale, di sostenibilità sociale ed ambientale. Il riconoscimento è avvenuto con la conferma del valore “EEE-” (ovvero “eccellente”) del Long Term Expected Rating e con il passaggio da “stabile” a “positivo” del suo outlook. alla società è stata riconosciuta l’abilità nell’aver affrontato trasformazioni societarie, razionalizzazioni della struttura, innovazioni organizzative e tecnologiche in coerenza con le politiche ESG volontarie dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e dell’Ocse.