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Bilanci ESG

Ponti elimina il gender pay gap e introduce la settimana corta

Un impegno costante per contribuire attivamente al progresso sociale e alla salvaguardia dell’ambiente, alimentato dalla scelta di seguire e adottare i più moderni criteri di CSR nei processi di gestione aziendale. Tra gli ultimi risultati in tal senso, l’eliminazione del gender pay gap e l’introduzione (in fase sperimentale) della settimana lavorativa di quattro giorni. È quello che Ponti, azienda leader nel compito degli aceti e delle conserve di verdure in Italia e nel mondo, ha presentato e sintetizzato nella Relazione di impatto 2023.

“Ho messo sempre al centro della mia esperienza professionale e umana l’interesse della collettività”, ha commentato la Vicepresidente di Ponti Lara Ponti, “L’impresa non deve creare valore solo per gli azionisti ma per i dipendenti, per il territorio e per la società in cui viviamo. Deve contribuire al miglioramento e allo sviluppo, ampliando le opportunità per tutti, costruendo maggiore equità attraverso maggiore incisività e rimuovendo gli ostacoli. Le imprese sono un buon luogo in cui sperimentare degli ambienti in cui si possano mettere insieme delle politiche differenti. Come imprenditori abbiamo la responsabilità di creare valore da distribuire, nella realtà disarticolata e spesso confusa di oggi, ed attivarci per coniugare gli obiettivi di sostenibilità economica e quelli sociali, per assicurare che le risorse ambientali siano preservate dal depauperamento e far sì che le opportunità di lavoro e di progresso sociale siano davvero uguali per tutte e per tutti. Ponti intende battersi per contribuire a questi obiettivi perseguendo una crescita sostenibile e condivisa: una finalità che possiamo raggiungere mettendo a sistema il patrimonio unico delle nostre tradizioni con la spinta al cambiamento e all’innovazione che ci guida al futuro”.

Una governance della sostenibilità che ha previsto obiettivi di ampio respiro, che spaziano dall’impatto sugli ecosistemi, alla cura della dimensione lavorativa e, ancora, alla partecipazione alla crescita del benessere delle comunità in cui Ponti opera. Una visione da sempre alla base dell’identità e della missione aziendale, che oggi sposa pienamente il perseguimento di quattro pilastri di sostenibilità essenziali che definiscono le priorità di Ponti: l’ascolto e la cura delle persone, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza del prodotto, la protezione del territorio e delle sue risorse, la sostenibilità nel ciclo di vita del prodotto.

Nel 2023 Ponti ha ottenuto la certificazione B Corp, entrando a far parte di un movimento globale di aziende che operano in modo responsabile e sostenibile. “Confidiamo in questo senso”, ha precisato Lara Ponti, “che siano sempre di più le aziende che possano contare su questi valori in futuro, perché più imprese avranno questo approccio più si potranno produrre effetti positivi nella società”.

Un riconoscimento che fa seguito alla trasformazione in Società Benefit del 2021, che conferma l’impegno a misurare e migliorare costantemente le performance ambientali e sociali, oltre che economiche.

Tra i progetti più importanti degli ultimi anni, intrapresi per rispondere alla costante evoluzione delle abitudini alimentari dei consumatori, sono le certificazioni di prodotto, la realizzazione della blockchain dedicata alla filiera dell’aceto di mele 100% italiane (piemontesi, sottolinea Ponti), la riduzione di plastica con l’introduzione di r-PET riciclato nel packaging primario, il lancio sul mercato di prodotti da economia circolare come l’aceto di riso 100% italiano.

I pilastri di sostenibilità

Ascolto e cura delle persone

Le persone rappresentano per Ponti il motore del successo. Un patrimonio a salvaguardare e valorizzare. Da anni l’azienda opera per promuovere la parità di genere e l’integrazione retributiva. Nel 2023 il 42% del personale impiegato è costituito da donne ed è stata colmata la distanza tra retribuzioni maschili e femminili: un risultato eccezionale che si traduce in un +0,7% a favore delle donne rispetto la media nazionale pari al -6,2% (Istat 2021). Proprio questi importanti risultati, anticipa Lara Ponti, consentiranno all’azienda di ottenere la certificazione per la parità di genere nel 2024.

Proseguono, inoltre, le politiche di welfare aziendale, con introduzione di iniziative di smart working e programmi di formazione continua per la crescita professionale die dipendenti. Nel 2023 35 lavoratori hanno beneficiato di politiche di lavoro flessibile con accordi individuali, con una media di 64 ore al mese di smart working, migliorando l’equilibrio tra vita lavorativa e personale e sono state erogate nel complesso 1.590 ore di formazione, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.

Una novità accennata da Lara Ponti, i cui risultati saranno resi noti con la pubblicazione del bilancio dell’anno prossimo, è l’introduzione della settimana lavorativa di 4 giorni, anche per gli operai, con una durata di 9 ore giornaliere.

Attenzione alla qualità e sicurezza del prodotto

L’adozione del Sistema di Gestione della Qualità e Sicurezza Alimentare (SGSA) è risultata essenziale per garantire prodotti sicuri e di alta qualità. In tutti gli stabilimenti di Ponti è presente un laboratorio di controllo qualità che realizza verifiche accurate su tutta la linea di produzione. L’azienda ha ottenuto diverse certificazioni che abilitano il costante monitoraggio del Sistema di gestione della qualità nel rispetto delle normative internazionali vigenti. Tra queste, la FSSC 22000 (Food Safety System Certificazione), la ISO 22000, la ISO 22005, la Certificazione di prodotto Aceto Balsamico di Modena IGP, la Certificazione di prodotto per gli Aceti Speciali, la Certificazione di prodotto Aceto di mele 100% italiane, la Certificazione di prodotto Aceto di vino 100% italiano e la Certificazione Biologico-Organic.

Protezione del territorio e delle sue risorse

La cura dell’ambiente e delle sue risorse riveste un ruolo prioritario nella strategia di Ponti, in considerazione delle diverse implicazioni sociali ed economiche correlate. L’ecosistema in cui viviamo è un bene prezioso che richiede un’attenzione dedicata che per Ponti corrisponde ad un impegno specifico. Lo scorso anno è stata raggiunta la riduzione delle emissioni in atmosfera del -22% grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi e al ricorso all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. L’uso di acqua è stato ridotto dell’8% in virtù dell’implementazione di pratiche di gestione sostenibile delle risorse idriche e attraverso soluzioni di recupero delle acque di processo. In termini i consumo energetico si è ottenuto un risparmio sull’energia elettrica del 6% rispetto al 2022 grazie all’installazione di nuovi sistemi di efficienza energetica. Nel corso del 2024 è in programma l’installazione dei pannelli fotovoltaici negli stabilimenti di produzione delle conserve di Ghemme e di Anagni.

Sostenibilità del ciclo di vita del prodotto

Assicurare l’assunzione di pratiche sostenibili lungo tutta la filiera produttiva rappresenta un ulteriore tassello che completa il piano di gestione e controllo di Ponti. Nel 2023 sono state sviluppate nuove soluzioni di packaging sostenibile per ridurre l’impatto ambientale. In particolare, la bottiglia di aceto di vino classico in PET ha conosciuto una nuova evoluzione nella forma che ha contribuito alla riduzione del peso complessivo di 24 grammi. La selezione delle materie prime è per Ponti un aspetto fondamentale per garantire la qualità, la sicurezza e la trasparenza del prodotto finale. Per questo l’azienda ha sviluppato per il proprio aceto di mele 100% italiane un disciplinare che permette la tracciabilità completa in tutte le fasi del processo delle mele fresche lavorate per la produzione del sidro, trasformato in aceto negli acetifico di Ghemme e Dosson. Una produzione di filiera locale che il consumatore può consultare direttamente dal QR code presente sull’etichetta di ogni bottiglia, che include le informazioni essenziali relative al prodotto quali la data di raccolta, il comune di provenienza, la varietà di mele, in virtù del disciplinare di tracciabilità verificato e validato dall’ente di certificazione SGS. Questa certificazione abbinata alla tecnologia blockchain che consente la tracciabilità completa del percorso di filiera e di produzione, dalla coltura delle mele fresche fino alla fase di imbottigliamento dell’aceto, costituisce ad oggi un’esperienza unica nella categoria garantendo qualità del prodotto e la stabilità nel tempo delle caratteristiche qualitative.

Inoltre, nel caso dell’aceto di riso 100% italiano, Ponti ha realizzato una certificazione di filiera che permette di ricostruire il percorso di lavorazione, dalle materie prime impiegate (le rotture di riso piemontese), scantonando il QR code collocato in etichetta. In questo caso, quello che sarebbe uno scarto di produzione ammesso alla vendita con altri usi, viene trasformato in sciroppo e successivamente, dopo la fase di fermentazione, in aceto di riso di alta qualità.