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Green Deal

Orsini (Confindustria): sì alla transizione, ma l’Europa assicuri competitività delle imprese

La transizione è ormai inarrestabile e l’intera strategia politica e industriale dell’Unione europea punta a realizzarla con obiettivi intermedi al 2030 e target finali, e molto ambiziosi, al 2050. Simbolo principe della transizione in Europa è il Green Deal, un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea nel 2020 con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Con la rielezione di Ursula von Der Leyen a Presidente della Commissione si conferma la traiettoria indicata dall’Esecutivo dell’UE per raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali dell’Unione. C’è però un problema, secondo Emanuele Orsini, neoeletto presidente di Confindustria: la competitività delle aziende.

Durante l’evento di presentazione dell’accordo tra Acea e Intesa Sanpaolo per una gestione più efficiente delle risorse idriche, Orsini è intervenuto sottolineando la necessità di supportare le imprese nel processo di transizione, al fine di tutelare la loro competitività in Europa e nel mondo.

Sono tanti i progressi che l’industria sta ottenendo negli ultimi decenni in termini di sostenibilità, soprattutto ambientale. Per esempio, sottolinea Orsini a proposito del tema dell’evento Acea-Intesa, “l’industria in questi 20 anni ha risparmiato il 50% dell’acqua. Certo, si può fare di più, soprattutto in tema di riuso e riciclo della risorsa idrica, ma l’impegno è concreto”. E per non sprecare gli sforzi delle aziende, secondo Orsini, l’Europa deve affiancarle nel percorso di decarbonizzazione che “costerà 1100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Questo vuol dire mettere costi in più alle nostre aziende. Il sistema Ets (la tassazione europea delle emissioni) metterà fuori gioco molte nostre aziende al 2030″.

Sempre in tema di supporto per realizzare la transizione, ha concluso il presidente di Confindustria, c’è il tema degli incentivi 5.0, per cui Orsini ha auspicato che vengano resi operativi entro luglio e che siano applicati anche al settore ambientale e in un orizzonte di 5 anni.