Un gruppo di fondazioni britanniche e italiane, 13 firmatari, ha inviato una lettera congiunta ai capi di Governo del Regno Unito e dell’Italia. I firmatari di questa lettera intendono incoraggiare i Governi del Regno Unito e dell’Italia a proporre azioni chiare legate al cambiamento climatico, che porteranno a colmare il divario in materia di emissioni, resilienza e finanza, così da attuare l’Accordo di Parigi.
I punti chiave della lettera sono:
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia, forti della propria leadership e democrazia, dovranno esortare tutti i Paesi del G20 ad impegnarsi per raggiungere emissioni zero al più tardi entro il 2050; nonché a inviare il chiaro messaggio che il limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi è ancora raggiungibile purché, in vista della COP26, vengano prefissati obiettivi NDC (Nationally Determined Contributions) più ambiziosi e conformi a tale limite.
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia hanno la responsabilità di mostrare la propria leadership e di dimostrare cosa significhi un “vero” net-zero, riconoscendo che tanto la rapida eliminazione dei combustibili fossili quanto le NBS (Nature-based Solutions) sono cruciali per questo obiettivo; così come che non è ipotizzabile che la compensazione delle emissioni di gas serra sia non sostenibile e non regolamentata.
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia devono coordinarsi per raggiungere una ripresa globale che sia verde, resiliente, sana ed equa per tutti. I Paesi del G7 dovrebbero porre al centro dei propri piani nazionali di ripresa l’obiettivo di un futuro sano, inclusivo e resistente ai cambiamenti climatici,garantendo che la quota maggiore dei fondi per la ripresa siano destinati a soluzioni verdi e sane. I Paesi del G20 dovrebbero adoperarsi per fare lo stesso.
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia devono garantire una solidarietà globale nei confronti dei Paesi più vulnerabili, così che questi abbiano la possibilità di affrontare tre sfide sistematiche: salute, clima e cibo. nuove promesse in tema di finanziamenti per il clima – raggiungendo così i 100 miliardi di dollari previsti – e nuovi mandati per le Banche Multilaterali di Sviluppo che siano in linea con l’idea di una ripresa post- COVID verde e sana. Il G20 dovrebbe forrnire la liquidità necessaria alle economie vulnerabili e prorogare alla fine del 2022 la sospensione del debito.
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia devono lavorare per catalizzare un maggior riconoscimento della gravissima minaccia alla salute rappresentata dal cambiamento climatico e i costi sanitari dell’inerzia sul clima.
- Congiuntamente, il Regno Unito e l’Italia hanno l’obbligo di portare i Paesi del G20 ad intraprendere azioni per tutelare a livello mondiale i sistemi naturali, affrontando le cause dirette e indirette della perdita di biodiversità e del degrado dell’ecosistema.
I firmatari di questa lettera sono: Assifero, ASviS, Bulb Foundation, Children’s Investment Fund Foundation, Environmental Funders Network, Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione di Comunità di Messina, Fondazione Unipolis, Foundations Platform F20, The Southwood Foundation, UK Community Foundations, Wellcome Trust.