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Economia circolare

Italvolt, partnership con PoliMi per batterie a litio circolari

Italvolt, società fondata da Lars Carlstrom per sviluppare la gigafactory che sorgerà nell’ex sito Olivetti di Scarmagno e Romano Canavese, ha siglato una partnership con il Politecnico di Milano per realizzare un processo di sviluppo di batterie “a ciclo chiuso” per la mobilità elettrica. Nell’ambito dell’accordo, il laboratorio interdipartimentale di recente costituzione del Politecnico, CIRC-eV, Circular Factory for the Electrified Vehicles of the Future, identificherà le fonti di approvvigionamento primario di materie prime e analizzerà le possibilità di recupero di materiali chiave da fonti secondarie riciclate, come le batterie esauste.

Questa partnership segue quella firmata recentemente da Italvolt con AECOM, con l’obiettivo di ottimizzare la produzione e aumentare la resilienza delle batterie agli ioni di litio, riducendo al minimo gli scarti nel ciclo di vita del progetto.

All’interno della partnership, il Politecnico di Milano mapperà le catene di approvvigionamento per aiutare Italvolt a reperire materie prime da fonti primarie per la realizzazione della gigafactory di Scarmagno, con una capacità produttiva a regime di 45 GWh. L’Università valuterà la qualità dei materiali provenienti dai fornitori primari per garantire la realizzazione di batterie agli ioni di litio di massima qualità e sostenibilità.

Oltre alle fonti di approvvigionamento primario, il Politecnico analizzerà i flussi relativi agli scarti di produzione per alimentare la fornitura anche tramite fonti secondarie. L’Università valuterà l’intera catena di produzione per permettere a Italvolt il recupero di materiale chiave presente nelle batterie esauste. Questa analisi servirà a limitare al minimo gli sprechi e sviluppare un processo produttivo pienamente efficiente.

Le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia

Il riciclo dei componenti delle batterie assumerà infatti un ruolo sempre più fondamentale per soddisfare la domanda di materie prime nei prossimi decenni. L’AIE (Agenzia Internazionale per l’Energia) stima che entro il 2040 il litio riciclato utilizzato nelle batterie potrebbe essere pari a circa 81.000 tonnellate, con un enorme aumento rispetto alle 3.000 tonnellate previste per il 2030. Nelle previsioni dell’Agenzia, inoltre, il litio è la materia prima con il maggior gap tra domanda e offerta e si stima che la richiesta sia destinata ad aumentare di sei volte fino a 500 mila tonnellate entro il 2030. Il lavoro di ricerca del Politecnico consentirà a Italvolt di adattare il proprio processo produttivo all’evoluzione della dinamica tra domanda e offerta.

“Le attuali preoccupazioni verso la fornitura stabile di materiali per l’eco-sistema Europeo di produzione di batterie pone una sfida verso lo sviluppo di soluzioni sostenibili per la fornitura di materiali in specifica derivanti dal riciclo ad alto valore aggiunto di batterie post-uso e di scarti di produzione” ha spiegato Marcello Colledani, Coordinatore Scientifico di CIRC-eV, Politecnico di Milano