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Iniziativa dell'IGCC

Al via la Net Zero Engagement Initiative per migliorare l’engagement degli investitori sul clima

L’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), un’associazione di investitori leader a livello mondiale e la più grande che si occupa specificamente di cambiamenti climatici, ha lanciato l’iniziativa Net Zero Engagement Initiative (NZEI), che ha l’obiettivo di rafforzare e accelerare le pratiche di engagement sulle politiche di decarbonizzazione delle aziende e mira a sostenere gli investitori che allineano i loro portafogli agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. L’IIGCC ha inoltre pubblicato una guida settoriale per aiutare le aziende a comprendere e rispondere alle aspettative degli investitori.

La domanda chiave agli investitori, sulla quale NZEI focalizza la propria attività di engagement, è la presenza di un piano strutturato per arrivare all’obiettivo di zero emissioni nette. Il 17 marzo scorso sono partite le prime lettere, firmate da 93 investitori, indirizzate a 107 aziende, tra cui figurano anche le italiane A2A, Buzzi Unicem, Ferrari, Snam , Tenaris e Terna. Nelle lettere gli investitori hanno illustrato alle aziende le loro aspettative su come presentare e rendere noto un piano di transizione credibile a zero emissioni. Aspettative che richiedono ad un’azienda di includere nel piano:

  • Un impegno globale per lo zero netto;
  • Obiettivi allineati per i gas serra;
  • Performance delle emissioni monitorate;
  • Una strategia di decarbonizzazione credibile.

Partendo da questa esigenza degli investitori, l’IIGCC ha deciso di lanciare la NZEI per contribuire a colmare il gap puntando ad accelerare l’engagement verso le aziende in materia di clima e nel documento Investor expectations of corporate transition plans: from A to Zero, spiega nel dettaglio quali elementi le aziende sono chiamate a includere e spiegare nei propri piani.

Mantenere gli obiettivi

Nel suo ruolo di partner fondatore di Climate Action 100+, che nel 2018 si è prefissato di impegnarsi con le aziende che producono le emissioni più elevate al mondo, l’IIGCC ha registrato progressi significativi grazie a questo approccio proattivo da parte degli investitori.

Sulla base di questo slancio, con la creazione della NZEI l’IIGCC amplia l’universo delle aziende impegnate al di là della lista Climate Action 100+ (166), incluse società che ricorrono ampiamente ai combustibili fossili. L’obiettivo è quello di aiutare gli investitori ad allineare una parte maggiore del loro portafoglio agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, come stabilito dagli impegni net zero. Ciò include le iniziative Net Zero Asset Managers (NZAM) e Paris Aligned Asset Owners (PAAO), che l’IIGCC coordina. Per rispettare tali impegni, molti investitori utilizzano il Net Zero Investment Framework (NZIF), la metodologia net zero più diffusa nel settore. Il NZIF chiede agli investitori sia di classificare come allineati gli asset che rappresentano il 70% delle emissioni finanziate nei settori materiali, sia di avviare strategie di engagement. L’NZEI, di fatto, allarga la platea di aziende coinvolte e si distingue in flessibilità per adattarsi all’aumento dell’elenco delle aziende target.

“L’NZEI fornisce una parte della soluzione alla più grande sfida che gli investitori che hanno assunto impegni net zero devono affrontare: come mantenerli attraverso l’impegno con le aziende. Basandosi su altre iniziative, tra cui Climate Action 100+, e aumentando l’impegno, l’NZEI contribuisce al ‘come’. In questo modo, l’NZEI sostiene gli investitori nella fase di implementazione del loro percorso net zero”, ha commentato Stephanie Pfeifer, Ceo dell’IIGCC.

Sostegno all’impegno

Per supportare ulteriormente gli investitori e aiutare le aziende a comprendere e rispondere a questa richiesta, L’IIGCC ha anche pubblicato una nuova guida, “Le aspettative degli investitori sui piani di transizione aziendali: Da A a Zero”. Il documento offre maggiori dettagli sulle informazioni che gli investitori potrebbero richiedere quando valutano i piani di transizione, sulle motivazioni di tali richieste e su come le aziende possono soddisfarle.

L’obiettivo è quello di definire le componenti chiave di un piano di transizione credibile, che sia rilevante per aziende di diverse dimensioni e applicabile in vari settori e aree geografiche. Secondo l’IIGCC queste componenti sono: la definizione di obiettivi completi e allineati di emissioni nette zero, una strategia credibile per raggiungere tali obiettivi.
un impegno dimostrabile per sostenere il raggiungimento degli obiettivi, il contributo alle “soluzioni climatiche” e la divulgazione delle emissioni e della contabilità.

Nella prefazione del rapporto si legge che “articolando chiaramente i dati richiesti dagli investitori e illustrando come queste richieste si intersecano con i quadri emergenti come la Taskforce per i piani di transizione e altri, il documento è stato concepito per essere utile alle aziende che cercano di sviluppare e articolare le loro strategie di transizione“.