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Engagement sul clima

IIGCC, una nuova guida per gli obbligazionisti sull’attività di engagement ESG

L’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC) ha pubblicato una nuova guida, la Net Zero Bondholder Stewardship Guidance, per supportare gli obbligazionisti nelle loro attività di stewardship e engagement sul clima.

L’immensa dimensione del mercato globale del reddito fisso, che include le obbligazioni societarie, rende la gestione delle obbligazioni un elemento critico delle attività di gestione del clima e del net zero di un investitore. Solo nel 2021 l’emissione globale di titoli a lungo termine è stata di 26,8 trilioni di dollari (compresi i fondi sovrani), superando di gran lunga l’emissione di 1 trilione di dollari di azioni globali. Gli obbligazionisti, dunque, svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema delle obbligazioni societarie. I loro investimenti possono influenzare la struttura del capitale di una società e la sua attività nell’economia reale, oltre a fornire gran parte del capitale necessario per la transizione in linea con l’Accordo di Parigi.

Riconoscendo questa opportunità e la necessità di coinvolgere i detentori di obbligazioni societarie in nuovi modi, nel dicembre 2022 l’IIGCC ha istituito un gruppo di lavoro sulla stewardship degli obbligazionisti, il Bondholder Stewardship Working Group.

Sviluppata dal Bondholder Stewardship Working Group, la guida sottolinea l’importanza di un approccio a lungo termine lungo il ciclo di vita del finanziamento. Tale approccio aiuta gli obbligazionisti a costruire relazioni a lungo termine con gli emittenti, a stabilire un legame con gli obiettivi di emissione dell’emittente e a migliorare la qualità e l’impatto dell’impegno degli obbligazionisti, proteggendo così il valore degli investimenti attuali e futuri.

“La guida segna un passo importante verso il progresso e l’inquadramento della stewardship degli obbligazionisti, un elemento critico ma in gran parte non sfruttato della stewardship climatica e net zero. In definitiva, migliorando la stewardship degli obbligazionisti, gli investitori sono in grado di gestire meglio i loro investimenti in capitale di debito, di proteggere il valore a lungo termine per i clienti e di contribuire a finanziare il percorso verso il net zero. A questo proposito, la guida dovrebbe aiutare ulteriormente gli investitori a rispettare i propri impegni in materia di clima”, ha dichiarato Stephanie Pfeifer, Ceo dell’IIGCC.

I sei passi della guida

La guida si concentra sul debito societario quotato in borsa e ha come priorità principale l’engagement, cercando di identificare le principali sfide e opportunità che gli investitori possono incontrare nei diversi tipi di obbligazioni. Nella guida l’IIGCC delinea sei fasi che gli obbligazionisti devono attraversare:

  • Effettuare un’analisi del portafoglio, stabilire gli obiettivi di allineamento del portafoglio e sviluppare un quadro di decarbonizzazione della stewardship;
  • Stabilire criteri di allineamento a zero e livelli di allineamento e obiettivi di impegno vincolati nel tempo;
  • Sviluppare una strategia di coinvolgimento per le società prioritarie;
  • Engagement di base e approccio di voto;
  • Allineamento degli investitori istituzionali e dei gestori degli asset;
  • Trasparenza.

Nella guida, l’IIGCC fornisce anche dei casi studio che mostrano le fasi in azione.

Stewardship attiva, il caso Federated Hermes

Dalla definizione delle priorità fino all’engagement con gli emittenti ad alto rendimento, la guida evidenzia le esperienze di diversi gestori patrimoniali. Tra questi, un caso di studio esamina più da vicino la stewardship macro, dove l’engagement con l’ampio ecosistema dei mercati dei capitali può essere una tattica efficace, in particolare quando il dialogo si è rivelato inefficace.

Nel 2022, Federated Hermes aveva tentato e fallito in diverse occasioni l’attività di engagement con una società di telecomunicazioni dei mercati emergenti. Fortunatamente, però, l’anno precedente l’azienda aveva partecipato a una nuova emissione obbligazionaria. Ciò significava che gli analisti della società avevano contatti con la banca d’investimento che era stata il coordinatore globale di quella nuova emissione. Federated Hermes, dunque, chiese alla banca di fare una presentazione formale all’emittente che si rifiutava di rispondere e di spiegare il contesto della richiesta. Una mossa che si è rivelata vincente. La risposta della società è stata rapida e l’incontro è stato fissato per la fine del 2022.

L’incontro si è rivelato produttivo ed è stata definita una strategia ESG. In questo modo, Federated Hermes è venuta a conoscenza del fatto che l’azienda aveva intenzione di pubblicare un rapporto sulla sostenibilità e di fissare degli obiettivi climatici. Tra questi, il progetto di utilizzare pannelli solari e batterie agli ioni di litio per ridurre le emissioni di anidride carbonica. L‘intervento della banca e quindi l’engagement col mercato dei capitali si è mostrato efficace e ha permesso a Federated Hermes di intraprendere l’attività di engagement sul clima con l’azienda.