Attivisti per il clima

Germania, Greta Thunberg rimossa con la forza dalla polizia a Lüetzerath

Ieri Greta Thunberg è stata allontanata con la forza dalla polizia tedesca dal sito della manifestazione di massa contro la distruzione del villaggio di Lützerath, Nord Reno-Westfalia, per espandere una miniera di carbone. Il quotidiano tedesco Bild ha riferito che le autorità hanno scortato la ventenne e altri manifestanti che si sono rifiutati di sgomberare l’area.

Gli attivisti occupano il sito presso Lützerath da due anni per protestare contro l’imminente demolizione del villaggio a favore dell’ampliamento della miniera di carbone. Già prima dell’arrivo dell’attivista svedese nella giornata di sabato scorso, si erano verificati scontri tra agenti di polizia e manifestanti che hanno provocato feriti di entrambe le parti.

Alla protesta di ieri, secondo gli organizzatori, hanno partecipato 35.000 attivisti, sebbene secondo le autorità i numeri siano invece più bassi, a quota 10.000. Dopo lo sgombero della polizia che ha coinvolto anche la leader di Fridays for Future, sarebbero stati soltanto qualche decina gli attivisti rimasti nella zona.

Dall’inizio dello sgombero nel 2020, sono state presentate 150 denunce penali a carico degli ecoattivisti per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni corporali. Le tensioni, probabilmente, non si fermano qui e sono previsti altri scontri nel futuro prossimo.

Riferendosi alla vicenda, Greta Thunberg avrebbe affermato che la Germania si sta “mettendo in imbarazzo”, giudicando assurdo che una decisione di questo tipo venga presa nel 2023. Dopo averla portata via, gli agenti hanno deciso di rilasciarla.