Ferrarini Parmigiano NO OGM

Strategia ESG

Ferrarini aderisce alla Fondazione Sviluppo Sostenibile

Ferrarini aderisce alla Fondazione Sviluppo Sostenibile, organizzazione senza scopo di lucro, attiva dal 2008, che assiste le aziende che intendono intraprendere un percorso di sostenibilità e di definizione di una strategia aziendale green.

Secondo quanto dichiarato dall’ House Legal Counsel e Sustainibility di Ferrarini, Matteo Milazzi, Fondazione Sviluppo Sostenibile accompagnerà l’azienda nel percorso di transizione green e la supporterà nell’implementare l’impegno della società su tre pilastri: quello della lotta al cambiamento climatico puntando ad ulteriori riduzioni di emissioni di gas serra, all’efficientamento dei processi e della filiera e all’incremento energie rinnovabili; quello della circolarità grazie all’aumento del tasso di riciclo, alla riduzione dei consumi idrici e di materiali e alla circolarità del packaging; e quello della tutela della biodiversità, del ripristino degli ecosistemi e del benessere animale.”

L’impegno dell’azienda rientra nella strategia di sostenibilità che prevede che tutte le vaschette delle confezioni dei salumi affettati Ferrarini in commercio dal 2022 siano realizzate utilizzando almeno il 65 per cento di plastica riciclata. Nel packaging dei prodotti viene inoltre evidenziato il corretto smaltimento per facilitare i consumatori.

Primo brand italiano a produrre prosciutto cotto senza polifosfati aggiunti, Ferrarini propone sul mercato globale i prodotti simbolo del made in Italy del settore agroalimentare: dal prosciutto di Parma alle diverse specialità di salumeria, accompagnate dai prodotti dell’azienda agricola di famiglia commercializzati dal gruppo come il Parmigiano Reggiano Dop, i vini e l’aceto balsamico di Modena e Tradizionale Dop. 

“La filiera per il Parmigiano Reggiano completamente integrata dal foraggio, all’allevamento delle 3 mila vacche da latte fino alla trasformazione e stagionatura delle forme, ha permesso all’azienda  di ottenere, già nel 2007, la certificazione come “prodotto con latte ottenuto da alimentazione NON OGM”,” ha aggiunto Milazzi, “l’azienda agricola ha inoltre convertito i vigneti a coltura biologica e, dalla vendemmia del 2017, i vini Ferrarini si possono fregiare della denominazione “biologico”.”