È iniziata ieri e durerà fino alla prossima domenica, 29 settembre, la Climate Week NYC, il più grande evento annuale dedicato al clima e organizzato dall’organizzazione no-profit internazionale Climate Group attiva in tutto il mondo con l’obiettivo di stimolare l’azione climatica. La settimana ha preso il via ieri con un evento di apertura che ha visto la partecipazione di centinaia di politici di spicco a livello mondiale, dirigenti aziendali e rappresentanti della società civile. Il tema della Climate Week di quest’anno, È tempo, è stato introdotto dalla Ceo del Climate Group, Helen Clarkson, che nel suo discorso di apertura ha ricordato alcuni principi chiave che devono guidare l’azione climatica globale, sottolineando l’urgenza di agire subito per affrontare il cambiamento climatico “non limitandosi a guardare al futuro, ma concentrandosi su decisioni cruciali già dalla prossima COP29”. Durante l’evento è stata inoltre lanciata anche una Global To-Do List (Lista globale delle cose da fare) che propone sette azioni climatiche chiave.
Indice
Quando si terrà la Climate Week
Quest’anno, la Climate Week NYC si tiene dal 22 al 29 settembre 2024. L’evento si svolge ogni anno in collaborazione con l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e viene organizzato in coordinamento con le Nazioni Unite e la città di New York.
Chi organizza la Climate Week
La settimana è organizzata da Climate Group, la no-profit internazionale fondata nel 2003 e ufficialmente lanciata nel 2004, con uffici a Londra, New York, Nuova Delhi, Amsterdam e Pechino.
Nel corso del tempo, il gruppo guidato dalla ceo Helen Clarkson, ha ampliato la propria rete fino a includere oltre 500 aziende multinazionali in 175 mercati a livello globale. L’organizzazione collabora strettamente anche con i governi a tutti i livelli attraverso la Under2 Coalition, coalizione, di cui il gruppo è il Segretariato, composta da 167 governi statali e regionali e che è stata riconosciuta come una delle iniziative di cooperazione internazionale.
La missione è accelerare l’azione per il clima, con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2050.
Perché è importante
Siamo entrati “nell’era dell’urgenza” come la definisce il gruppo. Per la prima volta, infatti, nel 2023, il mondo ha superato la media annuale di aumento di temperatura di 1,5 gradi Celsius. L’anno è stato segnato da siccità, inondazioni, incendi e ondate di calore, oltre a un aumento delle temperature oceaniche mai visto prima. “È tempo di leadership. È tempo di agire. È tempo di mantenere le promesse. Chi non agisce ora rischia di rimanere indietro sia finanziariamente che a livello di reputazione. Ogni decisione aziendale, ogni pensiero politico, ogni valutazione dei rischi deve ora integrare l’azione climatica al suo centro” ricorda Climate Group.
Il tema della Climate Week di quest’anno
Proprio per l’urgenza che caratterizza i nostri tempi, il tema della Climate Week NYC 2024 è: È tempo. Una frase concisa e decisa che mette in evidenza la necessità di fare progressi, triplicare la capacità delle energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica. Durante il suo discorso di apertura, Clarkson ha ricordato cinque principi chiave che devono guidare l’ urgente azione climatica globale:
- Mettere le persone al centro: La transizione verso un’economia sostenibile deve essere equa e includere tutte le comunità, soprattutto quelle più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
- Pagare il debito climatico: I paesi più ricchi devono sbloccare i finanziamenti climatici per aiutare le nazioni più colpite dal riscaldamento globale ad adattarsi e ad aumentare la capacità di resilienza.
- Ascoltare i cittadini: Secondo l’UNDP, circa l’80% delle persone vuole che i governi agiscano con maggiore decisione sul clima. Nonostante il dibattito politico, c’è un forte consenso pubblico per un’azione immediata.
- Essere onesti sul ruolo della tecnologia: Sebbene le innovazioni tecnologiche siano importanti, non devono essere usate come scuse per ritardare l’azione urgente che già può essere intrapresa.
- Affrontare il problema dei combustibili fossili: È necessario avviare discussioni complesse per ridurre progressivamente l’uso dei combustibili fossili, trasformando i modelli di business delle aziende energetiche.
Il programma degli eventi
Quest’anno la Climate Week NYC presenta un programma completo con circa 600 eventi e attività a New York City. Per chi non potrà partecipare di persona, le sessioni principali della settimana saranno trasmesse in streaming e disponibili on demand. Nel programma degli eventi della Climate Week NYC sono inclusi anche eventi interamente digitali.
Lunedì 23 e martedì 24 settembre 2024, il Climate Group ospiterà The Hub Live. Queste sessioni riuniranno più di 1.000 leader provenienti dal mondo degli affari, del governo e del settore climatico, trattando temi chiave come:
- La nuova rivoluzione industriale – Stiamo vivendo un cambiamento epocale, mai visto dal XX secolo. La transizione da una società basata sui combustibili fossili a un’economia verde comporterà cambiamenti radicali non solo nell’uso dell’energia aziendale, nei modelli di business e nelle competenze richieste, ma anche nel modo in cui costruiamo, viviamo e impariamo.
- La transizione energetica e dei trasporti – I sistemi energetici e di trasporto globali sono tra i maggiori emettitori di gas serra, e il settore aziendale svolge un ruolo cruciale nella spinta verso la decarbonizzazione di questi sistemi interconnessi. Tuttavia, con ogni ostacolo emergono nuove sfide, ed è fondamentale prevederle per prepararci attraverso un sistema energetico e di trasporto intelligente e a zero emissioni nette.
- Natura, sistemi alimentari e salute – Il potere della natura nel ridurre le emissioni e ripristinare la salute dei nostri sistemi alimentari deve essere ampliato per invertire la drammatica realtà del riscaldamento globale. Il legame tra clima e salute è inestricabile: il cambiamento climatico è stato riconosciuto come la più grande crisi di salute pubblica del nostro tempo. Il successo delle azioni cliamtiche si misura quindi non solo nella riduzione delle emissioni di carbonio, ma anche nella diminuzione degli impatti negativi sulle vite umane.
- Leadership e crescita verde – Per accelerare la transizione, è necessario finanziare soluzioni e tecnologie su larga scala, ma spesso gli investitori esitano a puntare su soluzioni che non sono ancora scalabili. Per superare questo impasse, durante la settimana Climate Group propone alcune sesssioni sui finanziamenti esistenti, sui nuovi modelli di collaborazione tra governi e settore privato, e sull’importanza di una transizione equa e giusta.
Chi ha preso parte alla cerimonia di apertura della Climate Week
Ogni anno la Climate Week NYC è inaugurato da un evento di apertura, seguito da centinaia di politici di spicco a livello mondiale, dirigenti aziendali e rappresentanti della società civile che condividono la loro visione globale su come guidare l’azione climatica e stimolare il progresso. Quest’anno all’evento hanno preso parte: Angela Barranco, Executive director Nord America, Climate Group, Benoit Bazin, Presidente e Amministratore Delegato, Saint-Gobain, Brian Schatz, senatore americano, Hawaii, Celeste Saulo, Segretario Generale, Organizzazione Meteorologica Mondiale, Eamon Ryan, ministro dell’Ambiente, del clima e delle comunicazioni, ministro dei trasporti Irlanda, Espen Barth Eide, Ministro degli Affari Esteri, Norvegia, Ezgi Barcenas, Direttore della Sostenibilità, Gruppo L’Oréal, Helen Clarkson, CEO, Gruppo Climatico, Jacinda Ardern, ex primo ministro della Nuova Zelanda, John Podesta, consigliere senior per la politica climatica internazionale del presidente degli Stati Uniti, Kamal Kishore, rappresentante speciale del Segretariato generale per la riduzione del rischio di catastrofi e capo dell’ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi, Lorena Dellagiovanna, Responsabile della sostenibilità e delle risorse umane, Hitachi, Luc Triangle, Segretario Generale, Confederazione Internazionale dei Sindacati, Mark Patel, Socio senior, McKinsey, Michael Regan, amministratore dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, Patricia Scotland, segretario generale del Commonwealth, Priscilla Sims-Brown, Presidente e CEO, Amalgamated Bank, Jessica Anderen, CEO, Fondazione IKEA, Philip E. Davis, Primo Ministro delle Bahamas, Sonia Guajajara, Ministro dei Popoli Indigeni del Brasile, Stephanie Abrams, meteorologa, The Weather Channel, Susana Muhamad, Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile della Colombia.
La Global To-do List
Ieri il Climate Group ha anche annunciato e pubblicato una Global To-Do List (Lista globale delle cose da fare) che propone sette azioni climatiche da effettuare:
- Sostenere i lavoratori per ridurre l’uso del carbone – Climate Group chiede una maggiore compensazione per i lavoratori, come il pagamento per tre anni se un sito viene chiuso anticipatamente. Sono necessarie politiche più audaci per eliminare il carbone più velocemente entro il 2030.
- Sbloccare le energie rinnovabili – In molti paesi del G20, le questioni legate ai permessi e alle regolamentazioni, oltre a obiettivi poco ambiziosi, rallentano l’espansione delle rinnovabili. Climate Group esorta i governi a rimuovere questi ostacoli quest’anno per rispettare l’impegno del G20 e della COP28 di triplicare la capacità energetica rinnovabile globale entro il 2030.
- Vietare il rivestimento dei forni a carbone nelle acciaierie – Molti impianti siderurgici devono essere rivestiti, il che significherebbe continuare a usare carbone per altri 15 anni o più. I forni elettrici e la produzione di idrogeno verde dovrebbero diventare la norma da ora in poi.
- Prendere sul serio il metano – Una rapida e costante riduzione delle emissioni di metano è cruciale per limitare il riscaldamento globale. Climate Group chiede ai governi di creare un’agenzia globale più potente che entro la prossima COP abbia l’autorità di verificare le dichiarazioni delle aziende fossili e le risorse per affrontare le perdite più gravi.
- Non trascurare l’efficienza energetica – L’efficienza energetica degli edifici è ancora ignorata, nonostante porti vantaggi economici. Ogni azienda dovrebbe fissare l’obiettivo di diventare più efficiente del 5% in 12 mesi gestendo l’isolamento, il riscaldamento, il raffreddamento, l’energia industriale e utilizzando veicoli elettrici (EV). Anche i governi devono essere più audaci, e il G20 dovrebbe concordare un incentivo minimo agli investimenti, seguendo l’esempio degli Stati Uniti.
- Comprare in modo sostenibile – Le aziende e i governi hanno un enorme potere d’acquisto che può influenzare i mercati. Ogni governo e grande impresa dovrebbe fissare il clima come criterio di prequalificazione per i propri acquisti, comprando cibo a basso impatto di carbonio, acciaio e cemento a basse emissioni, e utilizzando energie rinnovabili al 100% e veicoli elettrici.
- Tassare le compagnie petrolifere e del gas per finanziare la transizione – Per far sì che chi inquina paghi, il G20 dovrebbe concordare una nuova tassa minima sulle importazioni di petrolio e gas. Solo pochi dollari al barile potrebbero generare centinaia di miliardi di dollari per sostenere la transizione. Ogni trimestre, le compagnie petrolifere e del gas annunciano miliardi di profitti senza investirli nella transizione.
Clarkson ha riconosciuto che queste politiche sono impegnative, ma ha ribadito che sono azioni concrete, fattibili e già comprovate, ribadendo che non c’è più tempo da perdere.