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Associazione Nazionale per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue

Alluvione Toscana, ANBI: rete idraulica italiana inadeguata

L’emergenza provocata dal ciclone Ciaran in Toscana secondo l’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) mostra l’insufficienza della rete idraulica di fronte alla violenza degli eventi meteo. Dopo l’alluvione di Emilia-Romagna e Marche dello scorso maggio, il cambiamento climatico ha ora colpito la Toscana.

Secondo il presidente del’ANBI Francesco Vincenzi, i leader politici sono chiamati a compiere scelte importanti per salvaguardare il territorio in qualità di “prima opera pubblica” e mettere a disposizione del paese infrastrutture idrauliche adeguate e adattate ai nuovi eventi climatici estremi.

Secondo l’ANBI, infatti, manca una visione programmatoria di ampio respiro e adeguati finanziamenti, perché con il ritmo attuale si continua ad affrontare il tema in modo emergenziale senza dare risposte concrete.

Gli esponenti dell’ANBI hanno sottolineato come nelle zone alluvionate della Toscana le aree di espansione delle piene sono state rapidamente colmate da una massa d’acqua superiore a quella dell’alluvione del 1966. Ne consegue la necessità di aumentare la capacità idrica del territorio con nuove infrastrutture idrauliche, ad iniziare da bacini multifunzionali, efficientando al contempo l’esistente. Un interessante dato sottolineato dall’ANBI è che attualmente il maggior numero di bacini è nel Sud Italia, con Basilicata, Sicilia, Puglia e Sardegna leader nazionali.