UniCredit per l'Italia | ESG News

Terzo settore

Unicredit: InvestiAMOsociale è un supporto di formazione e di risorse per la buona progettazione

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con UniCredit e gli altri partner, ha presentato le opportunità offerte al Terzo settore, portando alcuni esempi virtuosi di realtà che hanno saputo investire nel futuro.

Tre idee vincenti che si sono trasformate in imprese sociali grazie alla capacità di Aliante Cooperativa Sociale, Arca Lavoro Impresa Sociale e la Casa della Gioia e del Sole di raccogliere le sfide e le numerose opportunità offerte dal bando Make Your Impact promosso nel 2019 da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e UniCredit, con Fondazione Italiana Accenture e il coinvolgimento di numerosi partner.

I tre progetti sono stati presentati nel corso di un webinar organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per approfondire gli aspetti legati al Concorso “InvestiAMOsociale”, nato dalla volontà condivisa di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e UniCredit, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, realizzato con il coinvolgimento dei partner Human Foundation, Confcooperative, Legacoop Umbria, Cesvol Umbria e con il supporto scientifico di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit).

All’incontro sono intervenuti la Presidente della Commissione Welfare della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Daniela Monni e Livio Stellati di UniCredit, main partner del concorso, che ne hanno presentato gli obiettivi; Giorgia Perra di AICCON, Elena Cozzi ed Elisa Sabbadini di Fondazione Italiana Accenture e Filippo Montesi di Human Foundation, che hanno illustrato il Regolamento del concorso e le buone pratiche di candidatura; Carlo Di Somma di Confcooperative Umbria, Andrea Bernardoni di LegaCoop Umbria e Salvatore Fabrizio del Cesvol Umbria che si sono soffermati Il ruolo dei territori per la creazione di modelli virtuosi di impresa sociale.

Tutti i partner, nazionali e regionali, insieme per offrire un quadro a tutto tondo del concorso, a partire dai criteri di valutazione e dalle modalità di selezione, che oltre alla capacità di favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati tengono conto di un’adeguata analisi di contesto e dei bisogni a cui rispondere, dell’impatto sociale previsto, della dimensione ecosistemica, ossia della la capacità di lavorare in rete con le istituzioni e di attivare partenariati nella comunità, e della potenzialità dei progetti di essere replicabili, economicamente sostenibili e portatori di innovazione tecnologica.

Due i principali aspetti che sono stati evidenziati. Il primo: il Concorso rappresenta una grande opportunità non solo sotto il profilo del sostegno economico e degli altri premi materiali previsti dal Regolamento, senz’altro una importante forma di aiuto con 30mila euro a fondo perduto per ciascuno dei 5 vincitori, un premio speciale da 10mila per il progetto che tra questi risulterà più innovativo e per l’opportunità di accedere ad un finanziamento fino a 90mila a tasso zero, ma anche per la possibilità offerta ai partecipanti di essere accompagnati nell’iter progettuale con percorsi di formazione che permetteranno loro di acquisire il know how necessario per avviare prima e consolidare poi la propria attività di impresa sociale.

Il secondo aspetto, a dimostrazione del fatto che l’impresa sociale può essere fattore di sviluppo locale, oltre che attore delle politiche di welfare, è che il concorso ha l’ambizione di favorire l’emersione di idee imprenditoriali innovative che riguardano una pluralità di ambiti dell’imprenditoria sociale non più riassumibili soltanto nei tradizionali compiti di assistenza sociale o contrasto alla povertà. Sono stati quindi individuati agrifood, cultura, economia circolare, servizi socio-sanitari ed inserimento lavorativo, servizi educativi, turismo esperienziale e sociale, welfare aziendale e di comunità, settori che stanno acquisendo un ruolo fondamentale nella nostra società sempre più orientata verso un mondo sostenibile e che, peraltro, hanno trovato uno spazio rilevante nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Numerosi i partecipanti al webinar, ai quali sono stati spiegati anche gli aspetti tecnici e le procedure per accedere alla piattaforma investiamosociale.ideatre60.it messa a diposizione da Fondazione Italiana Accenture dove si può presentare il progetto.