KPMG USA ha rimosso dal suo sito web tutti i rapporti dedicati ai programmi di diversità, equità e inclusione (DEI) ed è diventata l’ultima grande azienda di consulenza e contabilità a cancellare gli obiettivi DEI in seguito all’elezione di Donald Trump.
La società ha eliminato i “rapporti di trasparenza” annuali pubblicati dal 2020, che descrivevano gli sforzi per migliorare la rappresentanza di donne e minoranze all’interno dell’organizzazione. La decisione è arrivata dopo che Paul Knopp, CEO di KPMG USA, ha informato i dipendenti che il programma Accelerate 2025 sarebbe giunto al termine. Questo programma aveva l’obiettivo di ottenere entro quest’anno che metà dei partner e dei direttori generali provenissero da gruppi sotto-rappresentati.
Knopp ha scritto in una comunicazione interna riferita alla sua forza lavoro che, a causa dei cambiamenti nel panorama legale riguardo alle politiche di diversità, l’azienda avrebbe continuato a rispettare i più alti standard etici e le normative vigenti, comprese le direttive degli ordini esecutivi che riguardano gli appaltatori federali. La mossa di Trump di eliminare gli sforzi per la diversità nel governo federale e di scoraggiarli nel settore privato ha incluso ordini che impongono agli appaltatori federali di dichiarare di non avere programmi DEI in violazione delle leggi contro la discriminazione.
KPMG USA, che guadagna oltre 400 milioni di dollari all’anno da contratti con il governo, ha seguito l’esempio di altre grandi aziende come Accenture e Deloitte, che hanno già rimosso gli obiettivi DEI dopo l’introduzione di tali ordini. Deloitte e PwC, inoltre, concorrenti diretti di KPMG, hanno nascosto i loro storici rapporti di trasparenza, rimuovendo i link da altre pagine del loro sito web, sebbene i rapporti stessi siano ancora disponibili online, con la rimozione di altre pagine relative ai programmi DEI da parte di queste aziende.