Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, e il presidente dell’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (Acri), Francesco Profumo, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che ha come obiettivo quello di promuovere forme di collaborazione, a titolo gratuito, tra le regioni e le fondazioni di origine bancaria interessate presenti sui rispettivi territori, in relazione alla fase di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La cooperazione sarà declinata per lo svolgimento delle attività di ricerca, di studio e di collaborazione finalizzate ad individuare soluzioni progettuali e modelli organizzativi idonei ad assicurare una azione più efficace e sussidiaria degli enti locali nella loro operatività, nonché una tempestiva ed efficiente attuazione degli interventi del PNRR negli ambiti territoriali regionali e locali, anche in termini di complementarietà delle risorse e degli interventi. Il fine è quello di identificare le soluzioni più efficaci affinché le misure previste nel Piano possano trovare la migliore implementazione in termini di benefico impatto sui territori, efficiente utilizzo delle risorse e tempestività della “messa a terra”.
“Dallo scorso anno le fondazioni di origine bancaria” ha affermato il presidente di Acri Francesco Profumo, “si sono mobilitate per accompagnare e sostenere gli enti locali e le organizzazioni del terzo settore, che intendono cogliere le opportunità offerte dal PNRR. La loro vicinanza ai territori, il costante dialogo con i vari soggetti che animano la vita delle comunità e la capacità di mobilitare in tempi brevi risorse e competenze, rende le fondazioni attori riconosciuti e credibili in grado di facilitare questo processo”.
Per l’attuazione delle attività oggetto del protocollo, il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie potrà promuovere la stipula di specifici accordi o protocolli d’intesa tra le regioni e gli enti locali interessati e le fondazioni che intenderanno aderire. Il protocollo d’intesa avrà validità sino al termine dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e non oltre dicembre 2026.