Parità di genere

Il numero di donne ai vertici FTSE 350 è cresciuto di oltre il 50% negli ultimi 5 anni

Negli ultimi 5 anni il numero di donne ai vertici delle società quotate FTSE è cresciuto, superando l’obiettivo del 33% nei boards e nei ruoli di leadership. In particolare il numero di donne nei consigli di amministrazione FTSE è aumentato del 50% nel periodo 2016-2020 e, più in dettaglio, il numero di donne nei consigli di amministrazione del FTSE 350 è passato da 682 a 1.026 in questo arco di tempo.

Vale la pena di sottolineare che tale progresso, al di là del dettaglio numerico, è stato raggiunto interamente con un approccio su base volontaria da parte delle aziende, senza obblighi di legge.

Questo è quanto emerge dall’analisi condotta dall’Hampton-Alexander Review, un’iniziativa indipendente, volontaria e guidata dalle imprese, sostenuta dal governo inglese per aumentare la rappresentanza delle donne in posizioni di leadership senior e nei consigli di amministrazione delle aziende FTSE 350, nel periodo 2016-2020. Quest’indagine ha coperto oltre 23.000 ruoli di leadership nelle più grandi aziende britanniche quotate in borsa coprendo il consiglio di amministrazione e due livelli di leadership sotto il consiglio.

Mentre gli uomini dominano ancora nei ranghi superiori delle aziende più importanti del Regno Unito, in cinque anni la ricerca ha visto notevoli progressi tra le aziende FTSE. In totale, 220 delle società che fanno parte di FTSE 350 ora soddisfano l’obiettivo di Hampton-Alexander di avere almeno il 33% delle posizioni detenute da donne – con la cifra che è quadruplicata dalle 53 registrate nel 2015, e non ci sono più consigli di amministrazione per soli uomini nel FTSE 350.

Le cifre mostrano anche un aumento delle donne in ruoli di leadership più ampi, dimostrando che l’approccio top-down di Hampton-Alexander – con i consigli di amministrazione che fissano gli standard per la rappresentazione delle donne in tutta l’azienda – sta fornendo percorsi di successo per le donne.

Il FTSE 250 ha raggiunto l’obiettivo finale della Hampton-Alexander Review che prevede che le donne costituiscano 33% dei consigli di amministrazione nel dicembre 2020, dopo il FTSE 100 e il FTSE 350, che hanno raggiunto la pietra miliare rispettivamente a febbraio e settembre 2020, evidenziando il successo dell’approccio volontario del governo, guidato dalle imprese, nell’affrontare l’esclusione delle donne dai vertici delle aziende FTSE.

Il numero di consigli di amministrazione “One & Done” – con una sola donna – è sceso da 116 nel 2015 a solo 16. Andando avanti, tutte le aziende dovrebbero spingersi ad andare oltre il cosiddetto tokenism, e assicurarsi che ancora più donne entrino nei ranghi più alti.

Mentre le donne costituiscono più di un terzo di coloro che occupano posizioni dirigenziali, l’analisi ha scoperto che restano da fare progressi significativi nei ruoli esecutivi più alti, come CEO, e l’analisi rifletterà su questi risultati per tracciare una via da seguire.

Mary O’Connor, Acting Senior Partner di KPMG UK, ha detto: “È difficile credere che nel 2011, il 43% del FTSE 350 aveva ancora consigli di amministrazione tutti al maschile. Fortunatamente la rappresentanza delle donne nei consigli di amministrazione e nelle posizioni di leadership è notevolmente migliorata negli ultimi anni, e questa review ha giocato un ruolo fondamentale nel realizzarlo. Raggiungere l’obiettivo del 33% a livello di consiglio di amministrazione segna un grande progresso, ma è fondamentale avere una forte pipeline di talenti femminili che salgono i ranghi. Mentre le donne ora costituiscono quasi un terzo dei ruoli dirigenziali più ampi, esistono ancora barriere strutturali e culturali per le donne, così come per altri gruppi sottorappresentati. I nostri sforzi collettivi per sradicare veramente queste barriere e creare una cultura di leadership inclusiva non si ferma qui, è qui che si intensifica”.

Una più forte partecipazione femminile agli organi di governo non è solo una questione di equità ha sottolineato, infine, la responsabile del ministero per le donne inglesi, la baronessa Elizabeth Berridge: “Voglio ringraziare tutte quelle aziende che hanno condiviso i loro metodi migliori per mantenere e promuovere le donne di talento nella loro forza lavoro. Far entrare le donne in posizioni senior può essere vitale per il successo di un’azienda, e vogliamo vederne di più come parte della ripresa della COVID-19 del Regno Unito. E’ anche conveniente visto che le aziende presenti nel primo 25% per la diversità di genere nei loro team esecutivi hanno anche il 25% in più di probabilità di avere una redditività superiore alla media“.