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Net Zero Investment Framework

IIGCC: nuova guida per raggiungere il net zero nel private equity

L’IIGCC (Institutional Investors Group on Climate Change) ha pubblicato una nuova guida, Net Zero Investment Framework Component for the Private Equity Industry, per supportare il settore del private equity nella riduzione delle emissioni, con particolare attenzione alla decarbonizzazione delle società in portafoglio. Il documento, realizzato con il supporto della no profit Ceres e della società di consulenza Anthesis, punta a supportare gli investitori del mercato del private equity che operano nel settore del buyout, della crescita e delle strategie associate.

Le linee guida mirano a standardizzare la definizione dei target, degli impegni e la rendicontazione tra i LP (Limited Partners), i GP (General Partners) e le società in portafoglio per sostenere i progressi nella diminuzione delle emissioni di gas serra. Il Net Zero Investment Framework Component for the Private Equity Industry costituisce la componente di private equity del Net Zero Investment Framework, portando così a sei il numero totale di asset class coperte dal framework.

“Questa guida, sviluppata con un contributo significativo da parte dei GP e dei LP, fornirà agli investitori coinvolti nel mercato del private equity una tabella di marcia pratica per il raggiungimento del net zero e anche una rampa di lancio per LP, GP e le loro società in portafoglio che desiderano capire meglio come si presenta un percorso di riduzione delle emissioni” ha dichiarato Peter Ellsworth, Senior Director di Ceres “Questa guida promuoverà la collaborazione tra GP e società in portafoglio nella definizione di strategie climatiche e migliorerà la comunicazione tra tutti gli attori di questa asset class”.

Integrare l’impegno al net zero nei mercati privati: la guida di IIGCC

La guida tiene conto delle caratteristiche specifiche del private equity e fornisce una via per progredire nell’integrazione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico negli investimenti del PE. In questo modo, il documento mira a catalizzare le azioni legate al clima in tutto il settore.

Dal documento emerge che esistono quattro tipi di obiettivi che possono essere fissati per sostenere la transizione verso il net zero e sono definiti PE Portfolio Coverage, PE Engagement Threshold, PE Allocation to Climate Solutions Target e PE Portfolio Decarbonisation Reference Target.

Per l’IIGCC gli obiettivi riguardanti il PE Portfolio Coverage e la PE Engagement Threshold dovrebbero essere il punto di partenza imprescindibile sia per i LP che per i GP e ben definiti in un chiaro riferimento temporale, mentre i PE Allocation to Climate Solutions Target e PE Portfolio Decarbonisation Reference Target possono avere valenza opzionale.

Fonte: Net Zero Investment Framework Component for the Private Equity Industry, 2023

In particolare, gli obiettivi di copertura del portafoglio (PE Portfolio Coverage) mirano ad aumentare la percentuale di attività in portafoglio “gestite in linea con il net zero”. I GP e i LP devono stabilire target, almeno al 2030 e al 2040, che coprono tutti gli investimenti di private equity. Entro il 2050, il 100% degli investimenti di private equity dovrebbe raggiungere lo zero netto. I GP dovrebbero anche stabilire e comunicare tali target di copertura del portafoglio per ogni fondo prima del lancio. Gli obiettivi dichiarati a livello di fondo consentono agli LP di prendere in considerazione il net zero nelle decisioni di investimento e supportano i GP nel perseguire i loro obiettivi intermedi a livello di azienda per il 2030,2040 e 2050. L’ambizione appropriata del target varia in base alle strategie di investimento specifiche dell’organizzazione e all’influenza esercitata.

Gli obiettivi di soglia sull’engagement (PE Engagement Threshold) riguardano invece l’impegno attivo per promuovere l’adozione di pratiche net zero nel settore del private equity ed è una delle azioni più importanti della guida, secondo l’IIGCC. È importante, infatti, si legge nel documento, che i Limited Partener si impegnino con i General Partner con cui investono e che i GP si impegnino con i comproprietari dei PC nei casi in cui la quota di proprietà del GP può nominare il 50% o meno dei seggi del consiglio di amministrazione del PC con diritto di voto.

Inoltre, i GP e i LP dovrebbero inserire l’impegno al raggiungimento del net zero nelle loro procedure operative standard e completare le attività rilevanti per il 100% degli investimenti.

Società gestite in allineamento con il net zero

La guida specifica cosa devono fare le società in portafoglio per essere considerate “gestite in allineamento con il net zero”. In particolare, è necessario che si impegnino ad allinearsi al net zero entro un anno dalla chiusura dell’accordo, stabilendo l’ambizione di perseguire ulteriori azioni e supportando la governance nel raggiungimento dell’obiettivo. Devono poi raggiungere effettivamente l’”allineamento” stabilendo pratiche fondamentali di gestione delle emissioni entro due anni dalla chiusura dell’accordo. È necessario poi che ottengano lo status di “allineato” stabilendo una strategia climatica sia raggiungendo o superando un obiettivo di emissioni in linea con l’Accordo di Parigi sia perseguendo il “net zero” entro il 2050.

“L’aggiornamento del Net Zero Investment Framework per il private equity offre un utile schema per organizzare gli sforzi del settore del private equity per il net zero” ha dichiarato Peter Dunbar, responsabile del Private Equity del PRI (Principles for Responsible Investment), “L’accento posto sulla collaborazione e sulla decarbonizzazione offre un percorso pragmatico verso l’impegno a ridurre le emissioni nel private equity. Incoraggiamo gli investitori a considerare il Net Zero Investment Framework come un’altra metodologia a loro disposizione nel momento in cui prendono in considerazione l’assunzione di impegni di azzeramento delle emissioni”.