Casse di previdenza

Enasarco, il tribunale conferma la sospensione cautelare sul cda richiesta da Anasf

Il presidente del Tribunale di Roma, XVI Sezione Civile, ha respinto, con ordinanza emessa il 22 giugno 2021, i due distinti reclami posti in essere da Enasarco e dalle altre associazioni che, a loro volta, avevano impugnato l’ordinanza cautelare del 22 aprile scorso, confermando così la decisione a suo tempo indicata di sospensione cautelare della delibera assunta dalla Commissione elettorale di Enasarco in merito all’elezione del Cda.

Sul sito di Anasf si legge che la vicenda non è ancora conclusa: “Il Tribunale che, in questi mesi, era stato chiamato a dirimere la diatriba, aveva già ribadito, in risposta all’istanza presentata dalla Coalizione Fare Presto!, che l’ordinanza emessa il 22 aprile 2021, per sua natura di provvedimento “self-executing”, non necessitava di attuazione, in quanto produceva istantaneamente i suoi effetti all’atto della sua adozione. La misura cautelare anticipatoria costituisce cioè una condizione necessaria e sufficiente per procedere all’attuazione dell’ordine giudiziale. A suo tempo dunque si sarebbe dovuta disporre la convocazione immediata della Commissione elettorale dell’Ente, affinchè quest’ultima prendesse atto del contenuto dell’ordinanza e provvedesse senza indugio alla proclamazione dei risultati elettorali, così come riportati nel verbale dell’Assemblea dei delegati dell’Ente. E invece, addirittura, sono state convocate ben due riunioni di Cda, disertate dai consiglieri espressione di Anasf e della Coalizione, e da ultimo, anche dalla presidente del Collegio sindacale di Enasarco”.