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Venture capital

Bioeconomia circolare, oversubscription a 300 mln su fondo UE ECBF

Risultato superiore alle attese per il fondo di impatto European Circular Bioeconomy Fund (ECBF), che ha registrato sottoscrizioni per 300 milioni di euro da otto diversi Paesi, rispetto a un target iniziale di 250 milioni. Secondo gli esperti del fondo, nato dalla collaborazione tra la Commissione Europea e la Banca Europea degli Investimenti (Bei), dopo la digitalizzazione la prossima ondata di trasformazione riguarderà la cosiddetta Bio Revolution. Questo comporta un cambio di paradigma netto, con il passaggio da un’economia lineare basata sui combustibili fossili a un’economia circolare e sostenibile bio-based, in cui la bioeconomia europea è destinata a giocare un ruolo rilevante.

L’idea dietro l’ECBF è quindi di chiudere il gap di finanziamento che spesso impedisce a imprenditori visionari di scalare le proprie idee a livello internazionale, con il coinvolgimento di investitori pubblici e privati. Numerose aziende, infatti, hanno approcci visionari all’attuazione degli obiettivi climatici europei, con innovazioni significativamente allineate con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Tuttavia, l’attenzione degli investitori europei è ancora fortemente sulle società in crescita attive nella digitalizzazione, nell’energia o nella mobilità. Sebbene questi settori svolgano un ruolo essenziale, anche una bioeconomia sta diventando sempre più urgente di fronte al cambiamento climatico. Attivando ed educando gli investitori privati ​​e pubblici, insieme alla consulenza scientifica e strategica, l’ECBF sta dando un contributo decisivo alla riuscita attuazione degli obiettivi per un’Europa climaticamente neutra.

Lanciato dalla Commissione Europea con il fine di costruire un’economia sostenibile e guidare la trasformazione verso una bioeconomia circolare, il fondo di venture capital è stato istituito nel 2020, con un impegno di 100 milioni di euro da parte della Bei come anchor investor nel contesto del programma “InnovFin – EU Finance for Innovators”, un’iniziativa di Horizon 2020. L’impegno della Bei ha attratto ulteriori investimenti. L’ECBF è basato in Lussemburgo e gestito da Hauck & Aufhäuser con la consulenza di ECBF Management GmbH.

Nei due precedenti round di sottoscrizione, avevano aderito al fondo la Landwirtschaftliche Rentenbank, Allianz France, Invest NL, GC, Firmenich, Stellar Impact (veicolo gestito da Telos Impact), Dr. Hans-Riegel Holding, Bellevue Investments. Tr le società, I round precedenti avevano visto l’ingresso di Neste, Nestlé, BÜFA, NRW.BANK, Volkswohl Bund, Corbion, Dr. Hettich Beteiligungen, Koehler Group, tra gli altri. In totale gli investitori del fondo sono 25.

“Siamo orgogliosi e grati di aver ricevuto la fiducia di investitori di otto diversi Paesi per far avanzare questo importante settore in crescita. Superare il nostro obiettivo iniziale di 250 milioni di euro è un grande impegno per noi: con le competenze necessarie, la forte dedizione del team ECBF e i partner giusti, possiamo trasformare in realtà la nostra visione di una bioeconomia”, ha dichiarato il co-fondatore e Managing Partner di ECBF, Michael Brandkamp.

Il fondo è classificato come Articolo 9 in base al Regolamento SFDR, pertanto ogni investimento dell’ECBF è preceduto da un accurato screening ESG.