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Fondi ESG

Mirova, raccolta record per il quinto fondo infrastrutturale sulla transizione energetica

Mirova ha annunciato il completamento del fundraising per 1,6 miliardi di euro su Mirova Energy Transition 5 (MET 5), il suo quinto fondo azionario sulle infrastrutture nel segmento della transizione energetica. Questo round riflette la continua crescita di Mirova e riafferma la sua posizione di importante operatore europeo nel settore delle energie rinnovabili, dello stoccaggio e della mobilità a basse emissioni di carbonio.

L’importante risultato di questo round di raccolta, durato 18 mesi, testimonia il duro lavoro dei team di Mirova, attivi da 20 anni nel settore delle infrastrutture per la transizione energetica. Mirova ha lanciato il primo fondo di 46 milioni di euro nel 2002 insieme ad ADEME per dare il via al settore dell’energia eolica in Francia. Sono poi seguiti altri due fondi, uno da 94 milioni di euro nel 2008 e uno da 354 milioni di euro nel 2014, per aprirsi a nuove aree geografiche e tecnologie. Il quarto fondo ha raccolto 859 milioni di euro nel 2018 e ha esteso il proprio ambito di attività alla mobilità a basse emissioni di carbonio. Nel corso degli anni, Mirova ha finanziato oltre 330 progetti per un totale di oltre 6,5 GW di capacità di generazione potenziale in Europa e in Asia.

“Questa raccolta di fondi dimostra la fiducia degli investitori nella nostra strategia di investimento responsabile, che pone l’impatto al centro della propria attività. Degli 1,6 miliardi di euro raccolti, 500 milioni di euro provengono da clienti che avevano già investito in altre nostre iniziative. MET 5 segna anche la nostra capacità di raccogliere fondi a livello internazionale, con oltre il 75% degli investitori provenienti da diversi Paesi europei come Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Spagna e Italia, e anche dal Nord America o dall’Asia”, ha commentato Raphaël Lance, responsabile dei fondi infrastrutturali per la transizione energetica di Mirova.

Gli investimenti sono in linea con la crescita del settore e attualmente il fondo ha investito 600 milioni di euro in Francia, Polonia e Belgio in tecnologie collaudate (eolico onshore, fotovoltaico, idroelettrico, stoccaggio) e nei settori della mobilità a basse emissioni di carbonio, soprattutto per sostenere la crescita del settore dei veicoli elettrici e l’emergere dell’idrogeno verde.

Un’altra importante area di sviluppo del fondo MET 5 è l’opportunità di investire al di fuori dell’Europa. Questa diversificazione geografica può raggiungere il 10% del patrimonio del fondo e si rivolge a progetti nei Paesi membri dell’Ocse. Il fondo può quindi investire in Asia, estendendo a questa regione le partnership creati con gli sviluppatori europei e replicando i modelli di progetti già realizzati in Europa. Un primo significativo investimento indiretto è stato effettuato in questo modo in Australia.

“La transizione energetica ha più che mai dominato i titoli dei giornali nel contesto della crisi energetica e dello shock climatico. Il nostro ruolo di investitore responsabile ci spinge ad accelerare la diffusione di soluzioni di finanziamento per infrastrutture resilienti, essenziali per la decarbonizzazione dei nostri metodi di produzione e utilizzo dell’energia. Fa parte della nostra missione fornire capitali per infrastrutture sostenibili e resilienti e consentire agli investitori istituzionali di svolgere un ruolo sempre più importante nella lotta al cambiamento climatico”, ha aggiunto Lance.