MFS IM, gestore di investimenti globali che quest’anno celebra il centesimo anniversario dalla nascita del primo fondo comune, ha pubblicato il Sustainability Report 2023, un documento che analizza il valore della sostenibilità nei propri investimenti e nelle proprie operazioni. Da quando è stato inventato il fondo comune d’investimento americano, MFS ha dimostrato di essere un’azienda focalizzata sull’aiutare i clienti a raggiungere i loro obiettivi a lungo termine.
Con una forte convergenza del settore sulla sostenibilità e sugli investimenti tradizionali, le istituzioni finanziarie e gli operatori aziendali hanno contribuito condizioni degli obiettivi allineati. Gli investitori, attenti della sostenibilità e della durata degli emittenti che possiedono per conto dei loro clienti, hanno compreso i rischi materiali e le opportunità del sistema in cui operano tali emittenti.
Nonostante il settore sia stato inondato da una serie vertiginosa di narrazioni riguardanti l’ambiente, il sociale e la governance (ESG), l’impactinvesting, la sostenibilità e altri concetti correlati e che l’ESG sia stato oggetto di un recente dibattito in alcune giurisdizioni, in MFS c’è stato uno sviluppo di veri e propri settori di interesse, in concomitanza con la globalizzazione e gli attuali climi politici in tutto il mondo.
La sostenibilità è diventata un argomento mainstream e vengono scoperte nuove linee di confine ed emergono nuove best practice. È normale che da questa crescita scaturiscano una maggiore attenzione e un maggiore controllo, nonché una comprensione più sfumata degli interessi e delle esigenze. L’ESG investing, così come viene praticato oggi da molti operatori, ha superato la sua utilità come approccio distinto e MFS crede che il settore debba considerare questi temi in maniera omogenea e correlata e non solo una sfaccettatura della ricerca sugli investimenti di qualità sui temi materiali che riguardano le società.
I clienti, le autorità di regolamentazione e le società sono tutti alle prese con il problema di come conciliare la creazione di valore a lungo termine in un sistema economico che tradizionalmente si basa su guadagni a breve termine per gli azionisti. Questo costrutto è, almeno in parte, il risultato di un’eccessiva preoccupazione per i risultati finanziari a breve termine e della cosiddetta “passivizzazione del capitale”, che può alimentare un’incomprensione del rischio e una rottura dell’allineamento all’interno del nostro settore. L’obiettivo finale rimane di comprendere come allocare in maniera efficiente il capitale, per creare valore per i nostri clienti nel lungo periodo.
Il report serve a sottolineare la mentalità attiva, capace di prevedere i risultati sul lungo periodo e per mostrare l’attenzione alla sostenibilità.