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ESG Analyst Survey

Fidelity: prosegue impegno aziende su ESG, ma solo il 43% ha obiettivo net zero credibile

L’obiettivo “net zero” è fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta, ma raggiungerlo rimane una delle sfide più difficili che oggi il mondo si trova ad affrontare. È incoraggiante notare che l’indagine annuale degli analisti dedicata ai temi ESG (environmental, social, governance) di Fidelity International dimostra come le aziende rimangano disposte a confrontarsi con gli stakeholder su come migliorare le loro iniziative di sostenibilità, riconoscendo il rapido cambiamento del contesto fisico, economico e normativo che le circonda.

La Fidelity ESG Analyst Survey raccoglie le opinioni dei suoi analisti interni in tutto il mondo, aggregando informazioni bottom-up provenienti da circa 20.000 interazioni con singole società per individuare le principali tendenze ESG nel panorama aziendale.

Grafico 1: Le aziende sono ancora interessate all’engagement ESG

Fonte: Fidelity, 2024.

A livello globale, gli analisti di Fidelity hanno rilevato che il 68% delle aziende da loro seguite ha accolto positivamente le iniziative di engagement proposte negli ultimi 12 mesi. Le aziende giapponesi sono in testa, con l’89% che ha mostrato disponibilità a impegnarsi nell’ultimo anno, seguite da quelle dell’area EMEA/America Latina (83%) e dell’Asia Pacifico, Cina esclusa, Giappone escluso (71%).

Le aziende sono in ritardo nel raggiungimento dell’obiettivo “net zero”, ma i rischi diventano realtà

Solo il 43% degli analisti di Fidelity intervistati ritiene che le aziende abbiano un obiettivo credibile per il 2050, evidenziando l’urgenza di accelerare i progetti net zero. L’85% di loro ritiene che le aziende stanno già affrontando le difficoltà che i potenziali cambiamenti del clima e della natura possono comportare per le loro imprese.

Grafico 2: la maggior parte delle aziende sta già affrontando le difficoltà che i potenziali cambiamenti del clima e della natura possono comportare per le loro imprese

Fonte: Fidelity, 2024.
I tre metodi più efficaci per spostare l’ago della bilancia

Sebbene sia chiaro che il lavoro da fare per raggiungere il net zero è ancora lungo, gli analisti di Fidelity individuano tre aree che dovrebbero stimolare i miglioramenti nelle pratiche ambientali delle aziende: la regolamentazione, il sostegno dei governi e l’operato degli azionisti.

Grafico 3: La regolamentazione, gli incentivi governativi e l’operato degli azionisti guideranno il comportamento ambientale delle imprese

Fonte: Fidelity, 2024.
Tan - Fidelity | ESGnews
Jenn-Hui Tan, Chief Sustainability Officer di Fidelity International

“Anche se le aziende possono essere in ritardo nei loro piani di transizione, c’è una crescente consapevolezza delle minacce poste dal riscaldamento climatico e dal deterioramento degli ecosistemi, che fornisce alle aziende un forte incentivo per impegnarsi. Sebbene le aziende continuino a impegnarsi, la nostra indagine evidenzia che la strada da percorrere è ancora lunga e che le aziende hanno bisogno di un sostegno continuo per raggiungere i loro obiettivi net zero. La regolamentazione, gli incentivi governativi e l’operato degli azionisti hanno tutti un ruolo chiave nella creazione di un clima favorevole al successo della transizione aziendale a zero emissioni, riconoscendo che il processo decisionale a lungo termine richiede un’attenta analisi dei compromessi e dei limiti degli obiettivi sia finanziari che di sostenibilità, in un contesto macroeconomico incerto”, ha commentato Jenn-Hui Tan, Chief Sustainability Officer di Fidelity International.