I mercati dei capitali europei, necessari per finanziare le transizioni verso un modello economico più sostenibile e verso la digitalizzazione, sono troppo “piccoli e frammentati”. È quanto afferma l’EFAMA (European Fund and Asset Management Association) nelle sue raccomandazioni politiche per sbloccare gli investimenti privati in Europa.
I problemi sono ben noti: l’Europa deve mobilitare centinaia di miliardi di euro ogni anno per finanziare le transizioni verde e digitale, affrontare il problema dei finanziamenti pensionistici inadeguati e rafforzare la propria autonomia strategica in settori quali la difesa, le tecnologie e la fornitura di materiali critici. Tuttavia, la frammentazione dei mercati dei capitali in tutta l’UE rende più complicato per le imprese l’accesso ai finanziamenti basati sul mercato.
Per affrontare questa sfida, l’EFAMA ha pubblicato un documento che descrive le priorità politiche del settore della gestione patrimoniale per i prossimi cinque anni, intitolata “Unlocking private investment to fund Europe’s triple transitions: towards an enabling regulatory framework”. Basandosi sulla profonda esperienza dei suoi membri, l’EFAMA formula raccomandazioni pratiche per lo sviluppo di mercati dei capitali più profondi, più integrati e liquidi in Europa. Queste raccomandazioni si concentrano su quattro obiettivi principali.
- Rendere la competitività un elemento centrale di tutte le politiche dell’UE. “Per rimanere competitiva sulla scena globale, l’Europa deve restare un luogo attraente in cui investire e fare affari. Le nuove normative UE dovrebbero essere soggette a un controllo della competitività, i requisiti di rendicontazione non necessari dovrebbero essere ridotti, l’attenzione dovrebbe essere posta sulla supervisione e sull’applicazione delle normative esistenti e si dovrebbe affrontare il comportamento anticoncorrenziale in aree come i dati di mercato”, sottolinea l’EFAMA;
- Incoraggiare i risparmiatori europei a investire di più e promuovere il risparmio previdenziale. Trasformare un maggior numero di risparmiatori in investitori è una condizione necessaria per rafforzare i mercati dei capitali europei. “È inoltre essenziale che i cittadini garantiscano il proprio benessere finanziario, soprattutto in pensione. Sono necessari una consulenza finanziaria accessibile e di qualità, controlli periodici sullo stato di salute finanziaria, una migliore alfabetizzazione finanziaria, la riforma dei sistemi pensionistici professionali (attraverso l’attuazione di meccanismi di iscrizione automatica) e incentivi fiscali (ad esempio stabilendo piani di investimento esenti da imposte per i singoli investitori al dettaglio)”, aggiunge l’EFAMA su questo punto;
- Sfruttare tutto il potenziale della finanza sostenibile razionalizzando le normative UE esistenti. “Applaudiamo il ruolo di leadership assunto dall’UE nella finanza sostenibile. Ma resta ancora molto lavoro da fare per raggiungere l’obiettivo di finanziare la transizione verso un mondo più sostenibile. Gli investitori hanno bisogno di informative sugli investimenti più semplici e di facile utilizzo, i gestori patrimoniali hanno bisogno di accedere a dati ESG affidabili provenienti da aziende e fornitori terzi, e varie normative esistenti dovrebbero essere semplificate per migliorarne la coerenza complessiva”, si legge nel documento;
- Promuovere mercati dei capitali europei efficienti, stabili e integrati e sostenere l’innovazione digitale. “Aumentare l’efficienza dei mercati dei capitali europei è necessario per renderli più attraenti. Migliorare la trasparenza del mercato fornendo un nastro consolidato efficace, utile e a prezzi ragionevoli, rimuovendo le restanti barriere fiscali agli investimenti transfrontalieri e garantendo che i mercati dei capitali dell’UE siano ben integrati con i mercati globali contribuirebbero a questo obiettivo”, conclude l’EFAMA.
“L’Europa sta affrontando molte sfide in questo momento, tra cui la necessità di una transizione verde, un crescente divario nel finanziamento delle pensioni, una trasformazione digitale senza precedenti e un ambiente geopolitico in evoluzione. I gestori patrimoniali hanno un ruolo finanziario chiave da svolgere in questo senso, poiché il finanziamento privato costituirà una parte importante della soluzione. Per essere efficaci, tuttavia, abbiamo bisogno di un contesto normativo favorevole e questa pubblicazione dell’EFAMA identifica molte aree significative su cui concentrarsi per il futuro”, ha commentato Sandro Pierri, presidente dell’EFAMA e Ceo di BNP Paribas Asset Management.