Naïm Abou-Jaoudé, CEO di CANDRIAM, è stato eletto Presidente dell’EFAMA (European Fund and Asset Manger Association) per un mandato di due anni, fino a giugno 2023. Peter Branner (APG Asset Management) e Joseph Pinto (Natixis Investment Managers) sono stati eletti vicepresidenti dell’EFAMA.
Abou-Jaoudé è anche presidente di New York Life Investments International e ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della gestione degli investimenti e ha ricoperto vari ruoli di leadership negli investimenti, tra cui gestore di fondi e Chief Investment Officer.
“Sono onorato di rappresentare l’industria europea della gestione degli investimenti, che gestisce 27 trilioni di euro di asset, in qualità di presidente dell’EFAMA. Sebbene il nostro settore rimanga vitale per gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari, ora abbiamo anche un ruolo fondamentale da svolgere nell’incoraggiare un futuro più sostenibile e inclusivo. C’è molto da fare e aiutare l’Europa a passare a un’economia a basse emissioni di carbonio ea ricostruire meglio sarà una mia priorità assoluta” ha dichiarato Abou-Jaoudé.
Abou-Jaoudé prende il posto di Nicolas Calcoen, vicedirettore generale di Amundi e membro del consiglio di amministrazione dell’EFAMA dal 2012.
EFAMA ha inoltre confermato Santo Borsellino come corporate member del Consiglio dell’Associazione. Dopo la prima nomina, lo scorso giugno 2020, Santo Borsellino è stato confermato per un nuovo mandato biennale nel Board, che vede la presenza – insieme al Presidente e i due Vice Presidenti – di sette corporate member eletti tra i maggiori player europei e di rappresentanti delle associazioni nazionali.
Santo Borsellino, Presidente di Generali Insurance Asset Management, ha così commentato il rinnovo della nomina: “Abbiamo davanti a noi uno scenario straordinario e strategico, con l’avvio della fase di ripresa economica e un forte miglioramento delle prospettive per l’economia europea. L’industria dell’asset management potrà giocare un ruolo da protagonista nell’indirizzare capitali verso l’economia reale, verso investimenti in grado di generare un impatto positivo e plasmare un modello economico sostenibile e a prova di futuro”.