Mentre il conflitto in Ucraina evidenzia gli aspetti critici relativi all’interazione tra geopolitica e transizione energetica, la finanza per il clima diviene, sempre di più, una delle sfide più rilevanti per il futuro dell’economia mondiale.
Nell’ambito dell’evento “Mobilizing climate investment at a time of global uncertainty“ organizzato dall’Istituto Affari Internazionali, in partnership con Intesa Sanpaolo, si è discusso proprio delle difficoltà poste dal contesto geopolitico attuale alla transizione energetica in atto.
All’evento è intervenuta Federica Calvetti, Responsabile ESG & Strategic Activism di Eurizon, che ha sottolineato che le tensioni politiche stanno “costringendo i diversi Paesi, in particolare europei, ad affrontare il trade off tra transizione energetica e sicurezza delle fonti energetiche. In uno scenario di domanda sempre crescente di energia, che non ci aspettiamo rallentare, è necessario quindi, ancora più di prima accelerare verso gli investimenti in fonti rinnovabili ed efficienza energetica e il piano RePower EU rappresenta un pilastro importante per il futuro”.
La Calvetti ha ribadito anche che, in questo scenario, gli investimenti in soluzioni e tecnologie per combattere il cambiamento climatico, sono ancora più centrali anche per definire gli obiettivi Net Zero.
Nell’ambito del percorso di rafforzamento dell’impegno di Eurizon sugli investimenti ESG, la SGR ha aderito nel 2021 all’iniziativa Net Zero Asset Managers, che raggruppa a livello mondiale le società di gestione del risparmio impegnate a sostenere l’obiettivo di emissioni nette zero di gas serra entro il 2050, per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Inoltre, è entrata nell’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), l’organismo europeo per la collaborazione degli investitori sul cambiamento climatico che agiscono per favorire la riduzione delle emissioni di carbonio.