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Asset management

abrdn, piano triennale di engagement focus su corporate governance, clima e diritti  

abrdn ha pubblicato le priorità del piano di engagement e azionariato attivo, definite nella sua Active Equities Engagement Roadmap 2024 – 2026, che si articolano su quattro aree tematiche fondamentali: la corporate governance, i cambiamenti climatici, la sicurezza informatica e la gestione delle filiere e diritti umani.

L’obiettivo è quello di mettere in evidenza i temi più importanti nel contesto per noi e i nostri investitori, in base alla valutazione della rilevanza finanziaria di queste questioni, spiega una nota del gruppo.
Questo piano d’azione è un’estensione della strategia globale di engagement di abrdn, che può contare sulla collaborazione tra le varie asset class e sul supporto del Sustainability Group interno. L’ approccio di engagement è allineato allo Stewardship Code del Regno Unito e ai suoi principi guida.

Fonte: abrdn Stewardship Report 2022 

La corporate governance è uno dei fattori principali da cui dipende la performance aziendale, spiega abrdn; una solida struttura di governance, l’attuazione di pratiche e politiche adeguate e la presenza di persone motivate, esperte e di talento all’interno di un’organizzazione sono requisiti essenziali per ottenere risultati in una serie di questioni ambientali e sociali e per conseguire una buona performance finanziaria
Una corporate governance di qualità non solo contribuisce alla creazione di valore nel lungo termine, ma serve anche a garantire l’esistenza di controlli ed equilibri e la definizione della tolleranza al rischio, in modo che le persone giuste prendano decisioni per le giuste ragioni. Nell’ambito di questo tema si punta a dare la priorità alle aree principali, come allocazione del capitale e rendimenti, composizione e diversità del consiglio di amministrazione, e remunerazione.  

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più importanti del secolo e ha grandi implicazioni per la società e per gli investitori; in quest’ottica abrdn considera il rischio climatico come un rischio finanziario e, di conseguenza, agisce per capire in che modo gli investimenti possano contribuire a ridurre i cambiamenti climatici a livello globale, e dunque a mitigare i rischi di investimento. 
In qualità di investitori, afferma la società, siamo chiamati a contribuire al finanziamento di nuove tecnologie per contrastare i cambiamenti climatici e i loro effetti e a promuovere la decarbonizzazione dei portafogli attraverso l’engagement. La valutazione della transizione, dei rischi fisici e delle opportunità del cambiamento climatico è un elemento centrale di questo processo e saranno privilegiate aree quali la governance del cambiamento climatico, la decarbonizzazione operativa e la “transizione giusta”. 

Per quanto riguarda la sicurezza informatica si sottolinea che molte aziende dipendono fortemente e fanno un largo uso di dati e informazioni personali, che le porta a essere sempre più interconnesse. Con la contestuale crescita di attacchi e incidenti informatici, l’esistenza di sistemi sicuri e affidabili è imprescindibile per le aziende di diversi settori. Sta inoltre crescendo l’attenzione verso la preparazione informatica delle aziende che gestiscono infrastrutture critiche, come le reti energetiche nazionali, la produzione di energia e i trasporti. 
abrdn si propone di puntare in particolare su aziende che operano in contesti ad alto rischio, i cui i team di gestione non hanno affrontato in modo adeguato il rischio di incidenti informatici, o che sono state vittime di attacchi informatici e, pertanto, hanno bisogno di risposte e cambiamenti. 

Un ruolo fondamentale per la strategia di abrdn lo ha la gestione delle filiere e la garanzia dei diritti umani.
Le aziende sono messe sotto esame dai consumatori, dalla società civile e dalle autorità di regolamentazione, che verificano il modo in cui trattano sia i loro dipendenti diretti che i lavoratori lungo le filiere. Le filiere sono sempre più frammentate e lontane dal consumatore; tuttavia, con l’avvento delle nuove tecnologie e dei social media, la loro gestione sta diventando una componente sempre più visibile del comportamento delle aziende. 
Abbiamo la responsabilità di rispettare i diritti umani nelle nostre attività, essendo consapevoli del modo in cui i nostri investimenti influiscono sui diritti di altri, infatti eseguiamo una ricerca e un’analisi approfondita degli aspetti legati al lavoro e alle filiere delle aziende, anche sui temi del lavoro forzato e della schiavitù moderna. Abbiamo chiarito in modo inequivocabile che non tolleriamo alcuna forma di sfruttamento del lavoro, conclude il gruppo.

“Il piano di engagement e azionariato attivo migliora la trasparenza verso i clienti, le società in portafoglio e gli stakeholder, puntando sui principali fattori che influiscono sui nostri investimenti”, ha dichiarato Devan Kaloo, Global Head of Equities di abrdn.
“L’engagement è una parte importante del nostro processo d’investimento nell’ambito dell’azionariato attivo” ha aggiunto Sarah Norris, Head of ESG- Equities di abrdn, “nel nostro ruolo, consideriamo l’engagement non solo un diritto, ma un obbligo degli investitori. Riteniamo che un dialogo informato e costruttivo contribuisca a rendere migliori le società, aumentando il valore degli investimenti dei nostri clienti. Prestiamo particolare attenzione ai fattori di governance, che a volte vengono messi in ombra dai temi ambientali e sociali”.
“In abrdn, allineiamo il nostro approccio di engagement allo Stewardship Code del Regno Unito per creare valore di lungo termine per i clienti, l’economia, l’ambiente e la nostra società” ha concluso Andrew Mason, Head of Active Ownership di abrdn, “Puntiamo a preservare e aumentare il valore degli investimenti dei nostri clienti tenendo conto di un’ampia gamma di fattori che influiscono sul successo a lungo termine dell’azienda. Questo piano d’azione dimostra in che modo il team Active Equities di abrdn perseguirà le sue priorità di engagement verso le aziende per i prossimi tre anni.”