Per l’undicesimo anno consecutivo Intesa Sanpaolo è stata l’unica banca italiana ad essere inclusa negli indici finanziari Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index, tra i più importanti indici borsistici di sostenibilità mondiali ed europei. Il riconoscimento conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo sui temi ESG (Environment, Social, Governance) per lo sviluppo sostenibile e a supporto degli SDGs.
Gli indici includono le migliori società rispettivamente a livello mondiale ed europeo, su tutti i settori di attività, selezionate sulla base della valutazione annuale condotta da S&P Global. A Intesa Sanpaolo è stato assegnato un punteggio complessivo pari a 83 su 100, rispetto a una media di settore di 38. È stato raggiunto il risultato massimo in 6 sezioni su 23 totali, in particolare nelle sezioni relative a politiche e misure anticrimine, materialità, relazioni con la clientela, reportistica sociale e ambientale e inclusione finanziaria.
Per quanto riguarda il settore finanziario, nel 2021 sono state 24 le banche inserite nel Dow Jones Sustainability Index World e 9 nel Dow Jones Sustainability Index Europe. L’impegno del Gruppo in ambito ESG è stato recentemente rafforzato dalla scelta di perseguire l’obiettivo “Net Zero” entro il 2050 – per le proprie emissioni, per i portafogli prestiti e investimenti e per l’asset management – con l’adesione alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) e, attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland, alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI).
Intesa Sanpaolo ha una pluriennale e articolata strategia in ambito di sostenibilità che comprende anche il sostegno alla Green e Circular Economy e alla transizione ecologica delle aziende, per cui sono stati messi a disposizione 76 miliardi di euro di finanziamenti nell’arco del PNRR.