Un green gilt per ribadire la svolta dell’Uk verso politiche più sostenibili. Il ministro delle finanze inglese, Rishi Sunak, ha annunciato ieri che ”l’UK emetterà un green bond entro il 2021”. Sunak ha presentato questo progetto del governo britannico durante un suo discorso rivolto al parlamento, ribadendo la volontà del governo inglese di diventare un hub internazionale di green finance.
In questo senso, Sunak ha descritto la Brexit come un’opportunità per l’UK di creare e promuovere una propria visione della finanza sostenibile che sia complementare agli sforzi che si stanno già facendo globalmente su queste tematiche, con l’UE a fare da capofila.
Il governo britannico non si limiterà all’emissione di un green bond, simultaneamente si vuole promulgare una legge che introduca l’obbligo per le aziende quotate di fare una disclosure dei indicatori che influenzano il rischio climatico e la transizione energetica. Si ricorda che il market cap delle aziende FTSE supera l’1,9 trilioni di pound. Entro il 2025, questa disclosure diventerà obbligatoria per tutti i soggetti presenti nel mercato.
In risposta alle parole di Sunak, Anneliese Dodds, rappresentate dei laburisti e ministro “ombra” delle finanze, ha detto: “Questi interventi non sono abbastanza veloci. Quindi dobbiamo anticipare l’introduzione della disclosure obbligatoria e non aspettare il 2025”.
Il governo di Boris Johnson ha annunciato l’intenzione di trasformare la Gran Bretagna in un Paese sostenibile, eliminando tutte le emissioni di gas serra entro il 2050. Ma nell’emissione di green bond pubblici non sarebbe una pioniera, ci sono già 16 green bond statali tra cui quelli di Germania e Svezia.
