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SDG Pioneer 2023

UN Global Compact: Tassi (Enav) e Buttà (Vector) best sustainability manager

Sono Davide Tassi di Enav e Camilla Buttà di Vector ad aggiudicarsi il round italiano del concorso SDG Pioneer 2023, la competizione promossa dal Global Compact delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di individuare e premiare i business leader maggiormente impegnati nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 SDGs. I due manager si sono distinti per i concreti risultati ottenuti in un breve arco temporale e hanno avuto un ruolo importante nella trasformazione sostenibile raggiunta dalle loro aziende, che operano in settori considerati critici dal punto di vista dell’integrazione della sostenibilità al business lungo tutta la filiera.

In particolare, Davide Tassi, Head of Sustainability di Enav, società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha ottenuto il riconoscimento per la categoria Large national and multinational companies, mentre Camilla Buttà, Sustainability, D&I, Communication Manager di Vector, azienda che opera nel settore dei trasporti internazionali di merci, è stata premiata per la categoria SMEs.

A selezionare i due vincitori è stato un comitato di valutazione composto da Marco Giungi, Capo dell’Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della cooperazione allo sviluppo, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia, Laura Iucci, Head of Unit Private Sector Partnership Italy dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Roberto Barbieri, Direttore Generale di Oxfam Italia e Francesca Magliulo ed Elena Semenzin, rispettivamente Direttrice di Fondazione EOS e Professoressa Associata presso Università Ca’ Foscari e membri del Consiglio Direttivo di UN Global Compact Network Italia.

“Per il quarto anno consecutivo, come Network italiano dell’UN Global Compact abbiamo coordinato il round locale del concorso globale con l’obiettivo di sottolineare come nessuna Just Transition si potrà fare senza l’impegno, il coraggio e la capacità di visione dei leader aziendali.” ha commentato Daniela Bernacchi, Executive Director dell’UN Global Compact Network Italia, “Non sono esclusi, da questa chiamata all’attivazione, i manager delle tante piccole e medie imprese operanti nel nostro Paese, come dimostra l’assegnazione del riconoscimento a Buttà, donna e manager in una PMI, al fianco di Tassi che fa parte invece di una realtà organizzativa di più grandi dimensioni. Tutti gli attori economici, anche quelli più piccoli, possono avere un impatto rilevante nell’avanzamento dello sviluppo sostenibile e, come UNGCN Italia, ci auguriamo che questo prestigioso riconoscimento possa essere fonte di nuova ispirazione per le imprese e i loro leader, affinché contribuiscano in maniera proattiva alla creazione di una società più sostenibile, equa, inclusiva e prospera”.

Nell’accogliere il riconoscimento, Camilla Buttà ha descritto il suo impegno a tutela della dimensione sociale della sostenibilità. “In Vector ho contribuito attivamente a una trasformazione, anzitutto culturale, orientata alla creazione di un contesto inclusivo, flessibile e partecipato, dove ogni persona fosse libera di esprimere il proprio talento e la propria unicità. Poi, sono arrivati i percorsi di formazione e crescita, gli strumenti di ascolto e dialogo, i presidi sulla DE&I, le politiche per la genitorialità e socializzazione interna. Tutto ciò ha permesso all’azienda di raggiungere obiettivi importanti, come la totale parità di genere, l’azzeramento del gender pay gap, la presenza in azienda di diverse etnie anche in ruoli manageriali, l’allargamento dei diritti fondamentali laddove la legge ancora non li garantisce, dati sul turnover molto più bassi di quelli di settore e nazionali, una maggiore attrattività per i talenti. Vector va quindi avanti, ora, con il consolidamento del nuovo sistema valoriale e della cultura inclusiva interna, nonché con la diffusione dei suoi principi fondanti all’esterno” ha spiegato Buttà.

In Enav, invece, l’integrazione strategica della sostenibilità è iniziata con il coinvolgimento del top management e a cascata di tutte le altre funzioni. “L’obiettivo era di gettare le basi di una governance solida per lo sviluppo sostenibile. Il primo piano triennale di sostenibilità 2018-2021 si strutturava in ben 40 progetti che spaziavano tra ambiente, diritti umani, D&I e anticorruzione” ha dichiarato Davide Tassi, “Allo stesso tempo, Enav ha nominato degli “ambassador” della sostenibilità, per promuovere dentro e fuori l’azienda una nuova cultura etica che mettesse l’ambiente e le persone al centro. A mano a mano che internamente si creava una maggiore consapevolezza, si raggiungevano obiettivi dichiarati e arrivavano riconoscimenti esterni, sempre più persone di Enav divenivano “pionieri” della sostenibilità” ha concluso Tassi.

Davide Tassi e Camilla Buttà rappresenteranno l’Italia nella competizione globale per il titolo di UN Global Compact SDG Pioneer 2023. L’evento finale, con l’annuncio dei prossimi SDG Pioneer mondiali, si terrà il prossimo 19 settembre nel Leaders Summit di UN Global Compact a New York.