Il consiglio di amministrazione di Schroders, società di gestione degli investimenti tra le principali in Europa, lancia alcune proposte che porteranno all’enfranchisement (concessione del diritto di voto) delle azioni ordinarie senza voto. Ciò consentirà a tutti gli azionisti che condividono gli stessi benefici e rischi economici di avere anche gli stessi diritti di voto. Aumenterà, inoltre, la liquidità delle azioni.
In base all’enfranchisement, ogni azione ordinaria senza voto sarà convertita in un’azione ordinaria e tutte queste azioni ridenominate avranno gli stessi diritti delle azioni ordinarie esistenti, compresi i pieni diritti di voto. Secondo i termini proposti, i titolari di azioni ordinarie riceveranno un’emissione bonus di tre azioni ordinarie aggiuntive per ogni 17 azioni ordinarie detenute a una data di registrazione da determinare, al fine di compensarli per la diluizione dei diritti di voto. Il consiglio ritiene che questi termini siano equi per entrambe le classi di azionisti e riflettano lo sconto a lungo termine tra le azioni senza voto e le azioni ordinarie.
Gli azionisti di entrambe le classi di azioni dovranno votare separatamente per le proposte. Durante la prossima assemblea generale la proposta per essere validata richiederà l’approvazione del 75% dei voti espressi da ciascuna classe di azionisti.
Il Principal Shareholder Group (“PSG”), che comprende gli interessi della famiglia Schroder, detiene circa il 47,93% delle azioni ordinarie e il 20,44% delle azioni senza voto. I membri del gruppo hanno indicato la loro intenzione di sostenere le proposte. Al momento quindi, insieme ad altri azionisti senza diritto di voto che sono stati consultati, i titolari di oltre il 40% delle azioni senza voto sembrano essere a favore delle proposte formulate.