Gli azionisti di Richemont hanno respinto la proposta di Bluebell Capital Partners di designare Francesco Trapani, ex CEO di Bulgari, rappresentate degli azionisti di classe “A”. L’assemblea ha invece designato Wendy Luhabe in tale ruolo, riconfermando anche tutti i membri del CdA che si sono candidati alla rielezione quest’anno per un ulteriore mandato.
La proposta del fondo attivista, famoso per mettere sul tavolo spesso sfide sul fronte della governance (non ultima, quella ch ha riguardato Emmanuel Faber, ex Danone) nasceva dalla richiesta di aprire il board della holding del lusso, proprietaria, tra le altre, di Cartier, a investitori istituzionali. Gli azionisti detentori di azioni “A” hanno però preferito, con l’84% dei voti a favore, la Luhabe, sudafricana con vasta esperienza nel mondo dei beni di lusso e imprenditrice sociale.
Fondatrice di Women in Infrastructure Development and Energy, “Bridging the Gap” e Women Private Equity Fund, Wendy Luhabe ha ottenuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo all’emancipazione economica femminile in Africa.