ESG

Fisco e sostenibilità

Kering, evasione fiscale su Bottega Veneta

Proprio come nel 2019 con Gucci, il gruppo multinazionale Kering torna a dover fare i conti con l’Erario cui dovrà versare oltre 186 milioni di euro “a titolo di maggiori imposte dovute, sanzioni e interessi”, questa volta a riguardo della controllata Bottega Veneta.

Le indagini, con riferimento agli anni 2012-2019, condotte dalla Procura della Repubblica di Milano hanno infatti consentito di ricostruire la reale operatività sul territorio italiano di due consociate elvetiche del gruppo favorendo così la rideterminazione del reddito imponibile non dichiarato e delle imposte evase in Italia.

Come si legge in una nota, la Guardia di finanza ha accertato “l’esistenza e l’operatività in Italia della stabile organizzazione occulta” per aggirare il fisco in relazione allo sfruttamento commerciale del marchio. Le due società avevano dunque sede in Svizzera ma invece una “stabile organizzazione” in Italia.

Da inizio marzo il gruppo Kering è coinvolto in un progetto con l’Università Bocconi sulla sostenibilità in cui gli studenti sono stati coinvolti per valutare l’impatto delle performance ESG sul prezzo delle azioni con un focus particolare sui brand di lusso della moda. Ma, come sottolineato dal GRI, le tasse e una rendicontazione fiscale trasparente sono importanti per la creazione di valore sostenibile a lungo termine, in quanto determinano un impatto materiale sull’economia, l’ambiente e la società. Tali aspetti devono essere considerati nella valutazione sulla governance aziendale e dunque sulle performance ESG di una società.

Ad oggi, con l’incremento del focus sui fattori ESG da parte degli investitori, il mercato può avere la facoltà di indirizzare comportamenti evasivi proprio alla luce di queste considerazioni