Fondi ESG

Golding rafforza l’approccio ESG per il fondo Golding Secondaries 2022

Golding Capital Partners, gestore indipendente di investimenti alternativi in Europa, ha perfezionato il proprio modello di screening ESG, garantendo così una piena trasparenza in tema di sostenibilità per i propri prodotti sul mercato secondario. Grazie a questo avanzamento, il fondo Golding Secondaries 2022 è ora classificato come prodotto d’investimento conforme all’articolo 8 della SFDR.

Il passaggio ad articolo 8 si basa sul continuo sviluppo del processo di screening differenziato di Golding dove le caratteristiche ESG richieste sono verificate a livello di singola società nei portafogli sottostanti. Un’attenzione particolare è rivolta all’analisi dettagliata sugli investimenti concreti e alla due diligence condotta da Golding e dai General Partner (Gp) sottostanti.

“Il nostro nuovo modello di scoring incorpora diverse linee guida ESG chiave che includono gli aspetti ESG settoriali definiti dal Sustainability Accounting Standards Board (Sasb) e il concetto di doppia materialità previsto dalle normative ESG europee. Il modello garantisce una sostanziale trasparenza ESG, soprattutto per le operazioni sul secondario. Questo ha quindi permesso di classificare il fondo Golding Secondaries 2022 come prodotto conforme all’articolo 8 Sfdr, un risultato frutto di una stretta collaborazione tra i nostri esperti ESG e sul secondario, i nostri GP e gli specialisti esterni”, ha spiegato Christian Schütz, Managing Director e Head of Sustainable Investing di Golding.

“Il passaggio all’articolo 8 non comporta cambiamenti nella strategia d’investimento collaudata del fondo Golding Secondaries 2022, che beneficerà in futuro della maggiore trasparenza ESG dei nostri investimenti”, ha aggiunto Richard Wilmes, Partner e Head of Secondaries di Golding.

“Negli anni il private equity ha rappresentato un’occasione di rendimento per gli investitori istituzionali italiani, che apprezzano sempre di più questa asset class come fonte di diversificazione e protezione del portafoglio. Grazie al rafforzamento del suo approccio ESG e alla conformità alla SFDR, Golding Secondaries 2022 offre interessanti opportunità agli investitori istituzionali, non solo in termini di performance, ma anche di sostenibilità e trasparenza”, ha sottolineato Laura Tardino, Head of Italy di Golding.

Golding Secondaries 2022 ha un volume target di 500 milioni di euro e investirà in un portafoglio di buyout ampiamente diversificato di oltre 100 società a piccola e media capitalizzazione, principalmente in Europa. I settori target comprendono industrie altamente profittevoli e resilienti con un forte potenziale di crescita, come servizi, IT e comunicazioni. Gli investitori sul secondario hanno il vantaggio di appiattire la cosiddetta J-curve, beneficiando di sconti interessanti sulle transazioni su questo mercato, anche su fondi gestiti da GP affermati.

Golding Secondaries 2022 si sta avvicinando alla fine della fase di fundraising, con un closing finale previsto per la fine del 2024.