Nomine

Etica Sgr: nominato il nuovo CdA. Marco Carlizzi presidente

L’assemblea dei soci di Etica Sgr, società di gestione del risparmio del gruppo Banca Etica, ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione della società, che resterà in carica per il triennio 2023-2025. Marco Carlizzi, già consigliere indipendente della Sgr, assume la carica di presidente, subentrando al Presidente uscente Ugo Biggeri.

Il nuovo CdA, che resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio 2025, è composto da nove amministratori e amministratrici come il precedente consiglio. Nuove nomine per Elisabetta Carla Binacchi, Giovanni Ferri, Giacinto Palladino, Monica Selmi e Mary Thomson. Oltre al neo presidente, confermati in consiglio Carlo Capotorti, Paolo Cattarin e Adriana Lamberto Floristan. L’assemblea dei soci ha inoltre integrato il collegio sindacale nominando Alessandra Cuccu, quale Sindaca effettiva, e confermando Federica Mantini quale sindaca supplente.

“Auguriamo buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione di Etica Sgr, costituito da persone che vantano una solida esperienza nel settore e competenze importanti”, ha dichiarato Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica Sgr, che aggiunge: “La mission di Etica, sin dalla sua costituzione nel 2000, è quella di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari. La sostenibilità, prima di arrivare alla costituzione dei prodotti, parte dalla governance e dalla strategia aziendale e sarà di ispirazione anche per questo rinnovato Consiglio”.

“È per me un onore assumere la carica di Presidente di Etica Sgr, società di gestione del risparmio da sempre dedita esclusivamente alla finanza etica e sostenibile, attiva nel promuovere un sistema economico e finanziario più inclusivo e di supporto all’economia reale”, ha commentato Marco Carlizzi, neo presidente di Etica Sgr, che replica: “Insieme ai membri di questo Consiglio di Amministrazione di nuova nomina lavoreremo a stretto contatto e in sinergia, continuando a diffondere una cultura della responsabilità sociale. Questo per perseguire uno sviluppo sostenibile che abbracci contestualmente i temi ambientali e sociali, che dovrebbero essere sempre in primo piano nelle agende di governi e imprese”.