Bluenergy, azienda operante nel Nord Italia per la fornitura di luce, gas e servizi, ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità in cui rendiconta l’impatto ambientale e sociale generato dall’attività delle aziende. Il gruppo ha ottenuto la valutazione BBB sugli aspetti ESG dall’agenzia di rating italiana Cerved.
Dal 2018 il gruppo ha scelto di abbracciare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: l’inizio di questo percorso ha spinto a effettuare analisi interne e quindi individuare le aree di miglioramento necessarie per produrre valore anche dal punto di vista sociale e ambientale. Per tre anni, Bluenergy ha redatto i primi report di sostenibilità, mentre il 2021 è stato l’anno del primo bilancio di sostenibilità, elaborato a partire da tutte le attività che il gruppo già attua e che permettono di generare valore condiviso.
La valutazione Cerved ha evidenziato la capacità del gruppo di comprendere le dinamiche evolutive del settore in un’ottica di sostenibilità rispetto agli stakeholder. Alla base di questa valutazione si trova l’approccio di diversificazione del business con mirate acquisizioni che consentono di allargare la sfera ai servizi di efficientamento energetico e l’accrescimento della vendita di energia rinnovabile agli utenti finali.
L’approccio ha permesso a Bluenergy di ridurre le emissioni di gas serra: a oggi sono 250.000 le tonnellate di CO2 risparmiate grazie alla vendita di energia proveniente da fonti rinnovabili, alla compensazione della CO2 derivante dai consumi di gas e alla sostituzione di caldaie di vecchia generazione. Inoltre, in relazione al mix energetico di fonti utilizzate, la società prevede una componente rinnovabile maggiore del 40%, in crescita rispetto al 2019 (33%) che mostra comunque ulteriori prospettive di incremento in relazione agli obiettivi riferiti ai volumi di energia green venduti per categoria, già al 100% per microbusiness e domestici.
Bluenergy, inoltre, mostra un alto livello di equilibrio di genere. La composizione del CdA della capogruppo fa emergere una maggioranza femminile (57%) con forte incidenza nelle posizioni di leadership in azienda, compresa la carica di amministratore delegato.
Al 31 dicembre 2021 il valore economico generato dal gruppo è pari a 426 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente e rappresenta un contributo al benessere e al miglioramento del contesto socioeconomico in cui sono inserite le aziende, attraverso la redistribuzione del reddito ai propri stakeholder. Destinatari della ricchezza prodotta sono quindi i fornitori, i dipendenti, gli azionisti, la Pubblica Amministrazione, i clienti e la collettività.