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Record di CO2 in atmosfera: raggiunte 424 ppm

I livelli di CO2 in atmosfera hanno raggiunto il record di 424 parti per milione (ppm) nel mese di maggio. È quanto rilevato dall’osservatorio Mauna Loa Atmospheric Baseline Observatory dell’agenzia governativa statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Si tratta di un aumento di 3 ppm rispetto al maggio 2022 e rappresenta il quarto più grande aumento annuale del picco della Curva di Keeling negli archivi della NOAA.

La rilevazione è stata confermata anche dagli scienziati di Scripps, l’istituto di oceanografia della University California San Diego, che mantengono un registro indipendente e che hanno calcolato una media mensile di maggio di 423,78 ppm, anch’essa in aumento di 3 ppm rispetto alla media del maggio 2022.

I livelli di anidride carbonica sono ora più alti del 50% rispetto a prima dell’inizio dell’era industriale come mostra il grafico delle ppm di anidride carbonica medie mensili misurate presso l’Osservatorio di Mauna Loa, nelle Hawaii.

Grafico della curva di Keeling che mostra l’accumulazione di CO2 nell’atmosfera terrestre, sulla base di misurazioni continue effettuate presso l’Osservatorio di Mauna Loa

I dati sull’anidride carbonica di Mauna Loa costituiscono il più lungo record di misurazioni dirette della CO2 nell’atmosfera. Sono state avviate da C. David Keeling dello Scripps Institution of Oceanography nel marzo del 1958 presso la stazione meteorologica NOAA sul vulcano Mauna Loa. Il NOAA ha iniziato le proprie rilevazioni invece dal maggio 1974 e da quel momento sono avvenute in parallelo con quello dello Scripps.

“Ogni anno assistiamo all’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera come risultato diretto dell’attività umana”, ha dichiarato Rick Spinrad, amministratore del NOAA, “Ogni anno vediamo gli impatti del cambiamento climatico nelle ondate di calore, nella siccità, nelle inondazioni, negli incendi e nelle tempeste che si verificano intorno a noi. Anche se dovremo adattarci agli impatti climatici che non possiamo evitare, dobbiamo fare ogni sforzo per ridurre la CO2”.

L’aumento dei livelli di CO2 rappresenta una minaccia anche per gli oceani del mondo, che assorbono sia il gas CO2 che il calore in eccesso dall’atmosfera. Gli impatti includono l’aumento delle temperature superficiali e sotterranee degli oceani e l’alterazione degli ecosistemi marini, l’innalzamento del livello dei mari e l’acidificazione degli oceani, che modifica la chimica dell’acqua marina, portando a una riduzione dell’ossigeno disciolto e interferendo con la crescita di alcuni organismi marini.