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Analisi di Bird & Bird

Mercato energetico 2024: rinnovabili, digitalizzazione e idrogeno, ma anche oil&gas

Rinnovabili, digitalizzazione energetica, mercato dell’idrogeno e settore dei veicoli elettrici, ma anche l’oil & gas. Sono questi i principali temi affrontati nel report Energy Outlook 2024 realizzato dallo studio legale internazionale Bird & Bird.

Come sottolinea la società nel report, il settore dell’energia e dei servizi di pubblica utilità sta cambiando rapidamente mentre i governi e il settore privato continuano a tenere il passo con le richieste della transizione verso un sistema a zero emissioni nette entro il 2050. “Con il venir meno dei timori di una crisi dei prezzi, si è verificato un ritorno positivo al settore della transizione energetica“, scrive Bird & Bird. Ma le strategie di transizione energetica devono bilanciare le decisioni e le azioni per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette con altre priorità, tra cui la sicurezza energetica e l’accessibilità economica.

Di seguito analizziamo le tendenze individuate dallo studio legale per il mercato energetico nel 2024.

Aumento delle rinnovabili

Secondo Bird & Bird la crisi energetica globale continuerà a dare slancio alle energie rinnovabili per tutto il 2024, mentre i paesi cercano di rafforzare la sicurezza energetica e si impegnano per raggiungere ambiziosi obiettivi di zero emissioni nette.

Durante la COP28 di Dubai, i governi di tutto il mondo si sono riuniti per lanciare nuove iniziative per rafforzare la produzione di energia pulita nel tentativo di arrestare il cambiamento climatico. Oltre 120 paesi hanno aderito all’impegno globale sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica di triplicare la capacità mondiale di produzione di energia rinnovabile portandola ad almeno 11.000 gigawatt entro il 2030. Sebbene il solare e l’eolico siano oggi le fonti più economiche per la produzione di nuova energia nella maggior parte dei paesi, ciò richiederà un enorme incremento rispetto a quanto realizzato fino ad oggi. Ci sono voluti 12 anni per triplicare l’ultima volta la capacità rinnovabile, e questo obiettivo dovrà essere raggiunto nell’arco di sette.

Un altro elemento in tema rinnovabili portato all’attenzione da Bird & Bird è la pubblicazione del Piano d’azione dell’UE per le reti, che secondo lo studio legale comporterà un significativo aumento nella pianificazione, negli investimenti e nella realizzazione di miglioramenti della rete nei prossimi anni, con azioni in tutti gli Stati membri dell’UE.

Inoltre, con i prezzi che continuano a scendere e i problemi della catena di approvvigionamento che si attenuano, secondo Bird & Bird ci sarà un’impennata nella diffusione del solare e dell’eolico in tutto il mondo mentre i paesi cercano di triplicare la capacità mondiale di rinnovabili entro il 2030.

Digitalizzazione energetica

Il settore energetico sta cambiando in modo profondo e permanente poiché la trasformazione digitale offre enormi opportunità e sfide.

Qual è l’impatto del nuovo Data Act dell’UE

L’Unione Europea sta sviluppando un nuovo punto di riferimento nella sua strategia digitale: l’EU Data Act. Formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 27 novembre 2023, l’EU Data Act prevede disposizioni per rendere più facilmente reperibili i dati provenienti dai dispositivi connessi. “Una grande quantità di dati viene già generata durante la trasmissione, la distribuzione e l’uso dell’energia. Il nuovo EU Data Act apre nuove potenzialità per la condivisione e l’utilizzo dei dati nel settore energetico e probabilmente solleverà interrogativi sullo sviluppo dei prodotti, nonché opportunità per nuovi modelli di business e servizi di gestione dell’energia”, scrive Bird & Bird.

L’uso dell’intelligenza artificiale

Nel processo di digitalizzazione del settore energetico è doveroso citare i numero casi d’uso dell’intelligenza artificiale, cui si ricorre nell’intera catena del valore delle aziende energetiche. Esempi pratici sono la selezione ottimizzata delle offerte, il rilevamento di anomalie, la prevenzione dei guasti e il riconoscimento dei modelli di consumo.

Con l’intelligenza artificiale generativa al suo culmine e il Parlamento europeo che ha raggiunto un accordo politico sull’UE AI Act nel dicembre 2023, è ormai accettato che l’intelligenza artificiale sarà un abilitatore tecnologico chiave per le aziende energetiche. Per questo sono già stati fatti numerosi investimenti nell’adozione da parte delle imprese di soluzioni di intelligenza artificiale. Secondo un recente rapporto della società di consulenza GlobalData l’intelligenza artificiale nel settore energetico varrà 909 miliardi di dollari nel 2030.

Il mercato dell’idrogeno

Prodotto utilizzando elettricità generata da fonti rinnovabili che divide le molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno, l’idrogeno verde promette di aiutare le imprese del settore energetico a soddisfare in modo significativo la domanda energetica globale contribuendo al tempo stesso agli obiettivi di azione per il clima.

“Il mercato della produzione di idrogeno è stato valutato a 159 miliardi di dollari nel 2023 e si stima che raggiungerà i 258 miliardi di dollari nel 2028″, afferma Bird & Bird. Sebbene solo l’1% della produzione globale di idrogeno utilizzi attualmente energia rinnovabile, si prevede che l’idrogeno verde diventerà la vera tecnologia abilitante della transizione energetica. Si tratta quindi di un’entusiasmante area di sviluppo nel settore energetico e non solo, a cui sempre più aziende devono prestare attenzione in termini di opportunità che rappresenta.

Alla luce di ciò, l’UE è ansiosa di sfruttare il potenziale derivante dalle nuove norme sullo stoccaggio del gas. Il programma REPowerEU ha fissato l’obiettivo di importare 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde entro il 2030, che l’UE prevede di abbinare ad una pari quantità di idrogeno verde prodotto a livello nazionale. In caso di successo, si prevede che programmi come REPowerEU ridurranno in modo significativo l’energia da idrogeno generata utilizzando combustibili fossili, che è attualmente il modo in cui viene prodotta la stragrande maggioranza.

Secondo GlobalData, tuttavia, un aumento della produzione di energia da idrogeno richiederà una fornitura dipendente di metalli del gruppo del platino, prevalentemente palladio e grafite. La Russia attualmente domina le
forniture globali di palladio e, a causa della guerra in Ucraina, i produttori di energia si trovano ad affrontare un certo grado di rischio sulle forniture future. Questa, ad oggi, è una sfida alle prospettive a lungo termine della produzione di idrogeno.

Per la grafite, invece, a dominare è la Cina, che ha il potenziale per monopolizzare il mercato, aumentando i prezzi per le forniture richieste dalle celle a combustibile a idrogeno. Il mercato dell’idrogeno verde dovrà ancora affrontare queste potenziali sfide se vuole diventare un’opzione energetica sostenibile.

Altri ostacoli allo sviluppo del mercato dell’idrogeno verde sono stati descritti in un report dell’IEA (International Energy Agency) nel 2023, dove l’agenzia spiegava in particolare che la diffusione dell’idrogeno verde è attualmente rallentata da criticità legate ai costosi processi produttivi, inacerbiti dall’inflazione in corso.

Sono in corso nuovi investimenti in tecnologie che renderanno la produzione di idrogeno verde più conveniente, come il vantaggio della Cina nello sviluppo di elettrolizzatori dedicati alla produzione di idrogeno. Tuttavia, per ora, la capacità globale di produzione di idrogeno a basse emissioni deve ancora trovare la sua strada verso l’affidabilità commerciale.

Reti energetiche: il focus dell’UE per il 2024

Le reti energetiche costituiranno un focus chiave dell’UE per il 2024, riflettendo l’importanza del rafforzamento e del miglioramento della rete per la transizione verde e la sicurezza energetica.

In questo contesto, il 28 novembre 2023 la Commissione europea ha presentato il suo primo elenco di progetti di interesse comune/reciproco (PCI e MCI) ai sensi del regolamento rivisto sulle reti transeuropee (TEN-E) 166 progetti energetici transfrontalieri. Questo elenco, sottolinea Bird & Bird, riflette la decisione di porre fine al sostegno alle infrastrutture per i combustibili fossili e di dare invece priorità a progetti che possano integrare e trasportare efficacemente grandi quantità di nuova elettricità rinnovabile in tutta Europa. L’elenco comprende 85 progetti elettrici, comprese iniziative offshore e di reti elettriche intelligenti, molti dei quali dovrebbero essere commissionati tra il 2027 e il 2030. Inoltre, l’elenco include anche progetti relativi alle reti di CO2, compresi progetti di cattura e stoccaggio del carbonio. A breve dovrebbe arrivare la risposta di Parlamento e Consiglio, che possono scegliere di accogliere la lista o di respingerla integralmente, ma non di modificarla.

Per quanto riguarda le reti in ambito europeo, sempre a fine novembre è stato pubblicato il Piano d’azione per la rete elettrica dell’UE, che mira ad affrontare la questione delle carenze di finanziamento nel settore e ad ammodernare la rete elettrica europea. Il piano prevede 14 azioni chiave, che coprono le infrastrutture transfrontaliere, di trasmissione e di distribuzione, per un totale di 584 miliardi di euro di investimenti. L’obiettivo generale è quello di far fronte all’impennata delle energie rinnovabili e al previsto aumento della domanda elettrificata (che si prevede aumenterà di circa il 60% da qui al 2030).

Stoccaggio dell’energia e veicoli elettrici

Il mercato dello stoccaggio dell’energia è in rapida crescita in tutto il mondo e si prevede che la capacità di stoccaggio installata globale raggiungerà oltre 270 GW entro il 2026, con un’espansione del 56% nei prossimi cinque anni, afferma Bird & Bird.

Tra i fondi a sostegno del settore, spicca il bando lanciato dalla Commissione UE per progetti Innovation Fund 2023, uno dei più grandi programmi di finanziamento al mondo per la diffusione di tecnologie innovative e a zero emissioni nette. Il programma investirà 40 miliardi di euro nel periodo 2020-2030 nel futuro dell’UE a impatto climatico zero, compresi progetti di stoccaggio dell’energia. Ciò riguarda le batterie e altre soluzioni di stoccaggio per uso fisso e mobile, nonché lo stoccaggio infragiornaliero e di lunga durata. I progetti possono essere presentati tramite il portale dei finanziamenti e degli appalti dell’UE fino al 9 aprile 2024 e i candidati selezionati firmeranno le convenzioni di sovvenzione nel primo trimestre del 2025. Secondo lo studio legale si tratta di uno strumento prezioso per lo sviluppo del settore dello stoccaggio dell’energia nell’UE.

Per quanto riguarda il segmento dei veicoli elettrici, Bird & Bird prevede che continui a crescere grazie all’evoluzione tecnologica e alla spinta degli obiettivi di vendita dei governi nazionali. Fondamentali per la diffusione dei veicoli elettrici sono però gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica e nelle tecnologie innovative. “I consumatori e gli operatori delle infrastrutture di ricarica dovranno interagire con l’industria elettrica in modi nuovi. La ricarica intelligente ottimizza la stabilità della rete controllando i carichi di ricarica dei veicoli elettrici. Le applicazioni di gestione della carica consentono agli utenti di personalizzare il processo di ricarica e accedere alle informazioni. I produttori traggono vantaggio dal rilevamento e dalla risoluzione remota dei problemi, dando priorità alla conformità alla protezione dei dati”, scrive Bird & Bird.

Oil & gas

L’industria del petrolio e del gas è nota da tempo per la sua complessità e gli ambienti operativi impegnativi. Con strutture sparse in tutto il mondo, gestirle in modo efficace è diventato un compito arduo. Tuttavia, l’integrazione dell’intelligenza artificiale, ovvero una fusione di Machine Learning (ML), Natural Language Processing (NLP) e robotica in grado di apprendere, ragionare, risolvere problemi, percepire e interagire in modi simili a quelli umani, ha comportato un cambiamento significativo nel settore, che secondo le previsioni continuerà a crescere nel 2024. Le principali aziende petrolifere e del gas sono ora in grado di accedere a tutti i dati delle loro sedi in un unico punto grazie all’intelligenza artificiale. Questo controllo centralizzato non solo aumenta l’efficienza operativa, ma amplifica anche la produzione e l’ottimizzazione dell’intero spettro operativo.