Commissione europea

La Commissione europea lancia un nuovo approccio verso un’economia blu sostenibile dell’UE

La Commissione europea propone un nuovo approccio per l’economia blu sostenibile dell’UE, la quale comprende tutte le industrie e i settori legati agli oceani, ai mari e alle coste. Un’economia blu sostenibile è essenziale per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e garantire una ripresa verde e inclusiva dalla pandemia.

Tutti i settori dell’economia blu, compresi la pesca, l’acquacoltura, il turismo costiero, i trasporti marittimi, le attività portuali e le costruzioni navali, dovranno ridurre il proprio impatto ambientale e climatico. Affrontare la crisi climatica e quella della biodiversità richiede mari sani e un uso sostenibile delle loro risorse per creare alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale.

La transizione verso un’economia blu sostenibile richiede investimenti in tecnologie innovative. L’energia delle onde e delle maree, la produzione di alghe, lo sviluppo di attrezzi da pesca innovativi o il ripristino degli ecosistemi marini creeranno nuovi posti di lavoro e imprese verdi nell’economia blu.

Le nuove guidelines definiscono un programma dettagliato per l’economia blu:

  • Raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica e dell’inquinamento zero, in particolare sviluppando l’energia rinnovabile offshore, decarbonizzando il trasporto marittimo e rendendo più verdi i porti. Un mix sostenibile di energia oceanica che includa energia galleggiante eolica, termica, delle onde e delle maree potrebbe generare un quarto dell’elettricità dell’UE nel 2050. I porti sono fondamentali per la connettività e l’economia delle regioni e dei paesi europei e potrebbero essere utilizzati come hub energetici.
  • Passare a un’economia circolare e ridurre l’inquinamento, anche attraverso standard rinnovati per la progettazione degli attrezzi da pesca, per il riciclaggio delle navi e per lo smantellamento delle piattaforme offshore e azioni per ridurre l’inquinamento da plastica e microplastiche.
  • Preservare la biodiversità e investire nella natura: proteggere il 30% della superficie marittima dell’UE invertirà la perdita della biodiversità, aumenterà gli stock ittici, contribuirà alla mitigazione del clima e alla resilienza e genererà significativi vantaggi finanziari e sociali. L’impatto ambientale della pesca sugli habitat marini sarà ulteriormente ridotto al minimo.
  • Sostenere l’adattamento al clima e la resilienza costiera: le attività di adattamento, come lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle zone costiere e la protezione delle coste dal rischio di erosione e inondazioni, aiuterà a preservare la biodiversità e i paesaggi, a vantaggio del turismo e dell’economia costiera.
  • Garantire una produzione alimentare sostenibile: la produzione sostenibile e nuovi standard di commercializzazione per i frutti di mare, l’uso di alghe e fanerogame marine, un controllo più rigoroso della pesca nonché la ricerca e l’innovazione nei frutti di mare cellulari aiuteranno a preservare i mari europei. Con l’adozione anche degli orientamenti strategici dell’UE per l’acquacoltura sostenibile, la Commissione si è anche impegnata a far crescere l’acquacoltura sostenibile nell’UE.
  • Migliorare la gestione dello spazio in mare: il nuovo Forum blu per gli utenti del mare per coordinare un dialogo tra operatori offshore, parti interessate e scienziati impegnati in pesca, acquacoltura, navigazione, turismo, energie rinnovabili e altre attività stimolerà lo scambio cooperativo per l’uso sostenibile dell’ambiente marino. Una relazione sull’attuazione della direttiva dell’UE sulla pianificazione dello spazio marittimo sarà pubblicata nel 2022, a seguito dell’adozione dei piani nazionali dello spazio marittimo nel marzo 2021.
  • La Commissione continuerà inoltre a creare le condizioni per un’economia blu sostenibile a livello internazionale, seguendo l’agenda della governance internazionale degli oceani.

L’economia blu può contribuire al Green Deal europeo con modelli più sostenibili, utilizzando le risorse degli oceani per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di un’economia europea più resiliente e climaticamente neutra. Queste iniziative comprendono:

  • una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra del trasporto marittimo, che rappresenta oltre l’80% del commercio mondiale in termini di volume.
  • La decarbonizzazione del trasporto marittimo (così come delle operazioni di pesca) ridurrà le emissioni di gas a effetto serra, nonché l’inquinamento atmosferico e idrico e il rumore sottomarino.
  • Nell’ambito del pacchetto Fit for 55, la Commissione proporrà una serie di misure legislative per incentivare la diffusione di combustibili rinnovabili / a basse emissioni di carbonio e di fornitura di energia a terra nei porti.
  • espandere l’energia rinnovabile offshore, che potrebbe generare un quarto dell’elettricità dell’UE nel 2050. Per accelerarne lo sviluppo, nel 2020 la Commissione ha pubblicato una nuova strategia dell’UE per le energie rinnovabili offshore che mira a moltiplicare di cinque volte la capacità di energia rinnovabile offshore entro il 2030 e 30 volte entro il 2050.

Finanziare l’ecomonia blu sostenibile dell’UE

La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI), composto dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), intensificheranno la loro cooperazione verso un’economia blu sostenibile. Le istituzioni lavoreranno insieme agli Stati membri per soddisfare le esigenze di finanziamento necessarie per ridurre l’inquinamento nei mari europei e sostenere gli investimenti per l’innovazione blu e la bioeconomia blu.

Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, in particolare con la sua piattaforma “BlueInvest” e il nuovo Fondo BlueInvest, sosterrà la transizione verso catene di valore più sostenibili che operan negli oceani, nei mari e nelle attività costiere. Per finanziare ulteriormente la trasformazione, la Commissione ha esortato gli Stati membri di includere investimenti per un’economia blu sostenibile nei loro piani nazionali di resilienza e ripresa nonché nei loro programmi operativi nazionali per i fondi dell’UE da adesso al 2027.