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Economia circolare

Hera inaugura FIB3R, l’impianto che rigenera la fibra di carbonio

Hera accelera verso l’economia circolare del futuro e ha inaugurato a Imola (BO) il primo impianto in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Si chiama FIB3R, un nome all’insegna del ricovero, riduzione e riuso della fibra di carbonio, che prevede la rigenerazione nell’utilizzo di fibra vergine e di conseguenza la riduzione dell’impatto ambientale che sarebbe necessario per produrla.

L’impianto di Imola è stato messo a punto dalla controllata Herambiente, primo operatore nazionale nel recupero e trattamento dei rifiuti, che da tempo aveva iniziato a sperimentare il processo di recupero delle fibre di carbonio, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e con il partner tecnologico Curti Costruzioni Meccaniche, azienda del ravennate leader nella produzione di macchine automatiche per applicazioni industriali, che ha reso disponibile la sua conoscenza e il suo impianto pilota per la modellizzazione della soluzione studiata.

Con un importante vantaggio competitivo, la fibra rigenerata da FIB3R mantiene inalterate le caratteristiche di leggerezza ed elevata resistenza della fibra vergine, garantendo di ottenere un prodotto in uscita rigenerato, pronto per essere riutilizzato, ritessuto e o impregnato, per impieghi altamente performanti a cui questo tipo di materiale è destinato. I settori industriali interessati a questa eccellenza sono sempre di più e vanno dall’automotive all’aerospaziale, dalla nautica all’arredo, fino al tessile e alla moda.

“Nel suo genere FIB3R è il primo impianto in Europa per il riciclo della fibra di carbonio, con l’obiettivo di promuovere filiere corte e circolari, in linea con la nostra strategia di rendere i nostri territori più competitivi e resilienti” ha affermato Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Hera. “FIB3R rappresenta, inoltre, un esempio concreto di come Hera sia in grado di combinare innovazione tecnologica e sostenibilità sfruttando la cross fertilization tra le competenze all’avanguardia delle varie filiere del gruppo. Investire in infrastrutture circolari di questo tipo significa aumentare la resilienza delle filiere produttive, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche e, al contempo, creare valore attraverso modelli di business sostenibili”.

L’impegno per favorire la transizione ecologica e la previsione dell’aumento della domanda di fibra di carbonio hanno portato Hera a perseguire questo percorso virtuoso dell’economia circolare, unendo crescita economica alla sostenibilità ambientale. L’interesse dell’Unione Europea conferma il potenziale del progetto, che ha riconosciuto a FIB3R un contributo di oltre 2,2 milioni di euro nell’ambito del NextGenerationEU per la tecnologia innovativa e la rilevanza strategica dei materiali trattati. L’investimento complessivo previsto da Hera per realizzare l’impianto di Imola ammonta a 8 milioni di euro. Ad oggi, inoltre, nell’impianto si prevede una produzione di 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla fibra vergine.