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Transizione energetica

Energia: in arrivo decreto per incentivo rinnovabili e maggiore sicurezza energetica

Oggi il governo italiano approverà un decreto che aprirà la strada all’estensione delle concessioni di energia idroelettrica e geotermica, riducendo anche la burocrazia per i terminali di gas naturale liquefatto (GNL) onshore e incentivando le energie rinnovabili.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, il governo Meloni si riunirà nel primo pomeriggio per discutere e approvare “misure urgenti per promuovere la sicurezza energetica del Paese“, come riferito all’agenzia da alcuni funzionari dell’ufficio della presidente del consiglio. La svolta normativa, infatti, arriva in un momento caratterizzato dall’aumento dei prezzi all’ingrosso del gas, mentre il conflitto tra Hamas e Israele in Medio Oriente ha messo nuovamente sotto pressione i mercati energetici.

Nei piani di Roma c’è la costruzione di un hub per l’energia eolica galleggiante, si legge nella bozza del progetto di legge. Nel pacchetto, ancora soggetto a modifiche, il governo cercherà di rilanciare un programma esistente gestito dal gruppo controllato dallo Stato GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per acquistare gas naturale prodotto a livello nazionale e poi venderlo alle aziende ad alta intensità energetica “a prezzi accessibili”. Altri provvedimenti fissano parametri per estendere la durata delle concessioni scadute o in scadenza delle società che gestiscono impianti idroelettrici e geotermici, in cambio di maggiori investimenti. Per quanto riguarda le forniture di gas naturale, nella bozza si precisa che i terminali GNL onshore, per i quali sono già state rilasciate le relative autorizzazioni, rappresentano “interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti”. Con questa mossa il governo punterebbe nello specifico ad accelerare i lavori su due terminali GNL promossi da Enel a Porto Empedocle e da Iren e Sorgenia a Gioia Tauro, entrambi situati nel Sud Italia.

Sul piano delle rinnovabili, secondo Reuters, l’imminente decreto del governo aiuterà le utility, tra cui Enel, A2A ed Edison, a investire per modernizzare le loro centrali idroelettriche. Il decreto muove anche i primi passi per delineare un quadro per lo sviluppo degli impianti di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), considerati dagli esperti cruciali per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni concordati con le autorità dell’Unione Europea.

Una misura che invece sembrerebbe andare a discapito dell’ambiente è quella che riguarda il potenziamento delle trivellazioni offshore nel mare Adriatico, a condizione che i giacimenti abbiano un potenziale di estrazione di gas superiore a 500 milioni di metri cubi.