Enel X in collaborazione con SDA Bocconi Sustainability Lab ha presentato il “Monitor for Circular Fashion”, primo report sull’economia circolare applicata al settore moda.
Dall’analisi è emerso che 13 aziende su 14, nonostante le oggettive difficoltà legate alla pandemia, abbiano confermato o aumentato nell’ultimo anno e mezzo gli investimenti in sostenibilità, posticipando alcuni obiettivi o aggiungendone di nuovi.
In particolare l’indagine ha mostrato che le aziende hanno concentrato i propri sforzi principalmente nel design for circularity, ossia nella creazione di prodotti con un alto potenziale di circolarità grazie all’utilizzo dei materiali sostenibili, come ad esempio quelli riciclati, bio-based o realizzati con tecnologie innovative che permettono il risparmio di risorse. Sono ancora in fase embrionale e in fase di primo sviluppo soluzioni volte alla circolarità nelle fasi post-vendita, nello specifico, servizi di riparazione e manutenzione dei capi, programmi di take-back e commercio di capi di seconda mano.
Per quanto riguarda l’utilizzo di energia è emerso come siano ancora poche le aziende che si approvvigionano di elettricità da fonti rinnovabili e, dal punto di vista della mobilità elettrica, è emerso che non c’è ancora un vero processo di transizione.
Il Monitor si conclude con una Managerial Agenda, che include azioni concrete e prioritarie da intraprendere per il miglioramento della performance di circolarità di ciascuna azienda e dell’intero settore, a partire dalla misurazione della circolarità e dal coinvolgimento degli “utilizzatori finali” in iniziative di circolarità senza tralasciare la necessità di un supporto dei policymakers nel miglioramento del ciclo dei rifiuti. Azioni che fanno perno su tracciabilità e trasparenza per fugare il greenwashing. Tra le azioni da intraprendere per il miglioramento della performance di circolarità c’è la misurazione dei livelli attuali di CO2 e la strutturazione di piani di efficientamento energetico e di ammodernamento degli impianti.
Il CEO di Enel X Francesco Venturini, introducendo la presentazione del Monitor, ha ricordato che la sostenibilità è elemento chiave del business model dell’azienda ed ha paragonato la sfida posta dalla transizione ecologica alla campagna vaccinale, affermando “chi prima si mette in sicurezza, avrà una crescita duratura e solida. Il settore fashion è fortemente rappresentativo della nostra economia e questa è grande opportunità per la nostra economia di mettersi al passo. Occorre smettere di parlare ed iniziare ad agire”.
“Il report rappresenta il primo output di un percorso multi-attoriale avviato all’interno del Monitor for Circular Fashion del Sustainability Lab SDA Bocconi, dove la collaborazione tra aziende della filiera moda e technology providers, consente di affrontare più facilmente le sfide ancora aperte della circolarità, confermate dalla ricerca condotta, come ad esempio i costi elevati, la disponibilità di tecnologie e infrastrutture, gli ostacoli culturali e i gap normativi”, ha sottolineato Francesca Romana Rinaldi, Lead Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi School of Management.