CO2 riutilizzo fini alimentari | ESG News

Economia Circolare

Enel GP e Nippon Gases insieme per il riutilizzo dell’anidride carbonica a fini alimentari

Enel Green Power Italia e Nippon Gases Operations, parte del gruppo Nippon Gases Italia, specializzato in gas industriali atmosferici e di processo, hanno siglato un accordo per un nuovo impianto di riutilizzo, purificazione e liquefazione a fini alimentari della CO2 naturalmente presente nei fluidi geotermici delle centrali di Piancastagnaio, in provincia di Siena.

Enel metterà a disposizione il fluido geotermico, in uscita dalla centrale, per consentire a Nippon Gases le operazioni di riutilizzo dell’anidride carbonica di origine naturale grazie ad un processo innovativo che utilizza le migliori tecnologie esistenti sul mercato.

Il nuovo impianto di Piancastagnaio, alimentato completamente da fonti rinnovabili, garantirà il rispetto delle più stringenti specifiche qualitative di purezza e di affidabilità della CO2 richieste dai mercati alimentare, delle bevande e farmaceutico. La quantità di CO2 riutilizzata da questo progetto di economia circolare rappresenterà circa il 30% della richiesta di anidride carbonica “pura” a livello nazionale.

“Il nostro obiettivo è generare valore condiviso che vada oltre la produzione di energia rinnovabile”, ha commentato Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Green Power Italia, “attraverso progetti che intercettino le necessità delle persone, dell’economia, dell’ambiente e del territorio”.

L’investimento si inquadra in una serie di operazioni che il gruppo Nippon Gases intende realizzare in Italia, al fine di aumentare la propria capacità produttiva, competitività e vicinanza ai clienti.

In Toscana Enel Green Power gestisce uno dei più antichi complessi geotermici del mondo, che conta 34 centrali, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. La geotermia soddisfa il 34% del fabbisogno elettrico regionale e rappresenta il 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile. Inoltre, alimenta anche un’importante filiera del turismo sostenibile, con 60mila visite annue tra poli museali, impianti e manifestazioni naturali nelle aree geotermiche.