Agatos, holding del gruppo specializzato nella progettazione e realizzazione di impianti di biometano, fotovoltaici e per l’efficientamento energetico, ha costituito una joint venture (JV) per l’ottenimento di un’autorizzazione e successiva realizzazione di un impianto di produzione di Biometano Avanzato con capacità fino a 500 metri cubi/ora basato sull’innovativo processo BIOSIP di Agatos, su un sito nella zona est della regione Lombardia.
La società veicolo del progetto, che è stata costituita oggi, è detenuta al 80% da Agatos e al 20 % dai partner
locali. L’impianto verrà situato su un terreno agricolo attualmente di proprietà di uno dei partner della JV.
La biomassa necessaria per alimentare l’impianto comprende liquame suino, liquame bovino, liquame vitelli,
letame bovino e pollina e verrà fornita dalle aziende agrozootecniche del territorio con le quali sono già stati
definiti degli accordi preliminari. Il Gruppo Agatos si occuperà sia della progettazione ed autorizzazione che
della costruzione e della successiva manutenzione dell’impianto. I partner locali collaboreranno con Agatos
concentrandosi sulla predisposizione dei documenti accessori ed afferenti alla richiesta di autorizzazione e
sulla successiva conduzione dell’impianto. L’autorizzazione dell’impianto è prevista entro la fine del 2021 e
la messa in esercizio dell’impianto entro la fine del 2022.
Il valore del progetto completo, composto dall’autorizzazione, dal valore del terreno, dal corrispettivo per Agatos Energia del contratto EPC per la realizzazione dell’impianto, e dal valore dei macchinari costituenti l’impianto, è oggi stimato tra circa 18 e 20 milioni di euro.
Tramite la digestione anaerobica delle matrici in entrata ed il trattamento del digestato, l’impianto produrrà
500 metri cubi/ora di biometano avanzato sotto forma di BML (biometano liquefatto) per uso nell’autotrazione, CO2 liquida, ammendante agricolo palabile, sanificato e ricco di minerali, e del solfato di ammonio in cristalli, entrambi valorizzabili come fertilizzanti, oltre ad acqua osmotizzata destinabile per l’irrigazione e infine digestato liquido a basso contenuto di nitrati, il tutto nel rispetto dei principi dell’economia circolare.
Il processo BIOSIP permette di abbattere di circa il 70% il contenuto ammoniacale nelle matrici in entrata
utilizzando un processo di separazione privo di additivi chimici, cosa che riduce significativamente il
fabbisogno di terreni per lo spandimento dei reflui e che consentirà all’azienda agricola il pieno rispetto della
Direttiva Nitrati.
L’Amministratore Delegato di Agatos, Leonardo Rinaldi, ha commentato: “La costituzione di questa joint venture conferma le prospettive di crescita aziendale già incorporate nel Piano industriale 2021-25. Inoltre, questa nuova iniziativa conferma la validità e la versatilità della tecnologia BIOSIP brevettata da Agatos. Nella sua applicazione agrozootecnica, BIOSIP è riconosciuta sempre di più come la migliore tecnologia a servizio di questo settore. Infatti, BIOSIP contribuisce alla risoluzione del problema dello spandimento dei reflui
zootecnici in agricoltura, che è un serio problema per tutti gli allevatori italiani, e nel contempo permette di
convertirli in una risorsa: BioMetano liquido Avanzato utilizzabile come il biocarburante del territorio,
portando quest’ultimo a raggiungere dei risultati apprezzabili in termini di riduzione delle emissioni di CO2,
ammendante agricolo e fertilizzante, acqua osmotizzata destinabile all’irrigazione e infine digestato liquido
a basso contenuto di nitrati ammoniacali con conseguente risparmio del suolo. In sinergia con i territori
dell’agrozootecnia, BIOSIP rappresenta quindi una svolta concreta verso l’economia circolare e applica in
pieno i principi che ispirano il nuovo PNRR appena approvato dal Governo.”