Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti) investe circa il 60% del portafoglio complessivo in strumenti ESG, confermando la sua “crescente attenzione verso operazioni finanziarie responsabili e sostenibili”. È quanto emerso dall’audizione che l’Istituto pensionistico privato guidato da Giuseppe Santoro sta effettuando nella Bicamerale per il controllo degli enti gestori di forme previdenziali.
La cassa ha anche fatto sapere che “proseguirà il proprio impegno negli investimenti sostenibili, incentrati tra l’altro, sui progetti di rigenerazione urbana“, iniziative, cioè, recita la memoria consegnata in Commissione, che consistono “nel recupero di aree già edificate, a volte tramite riconversione d’uso, attraverso la loro ristrutturazione o riqualificazione, evitando il consumo di nuovo suolo e di un eccesso di materie prime, dando nuova vita ad immobili non più funzionali che possono in questo modo contribuire nuovamente alla rigenerazione di un quartiere, o di una zona”.
