La Commissione europea ha pubblicato la sua valutazione d’impatto e la comunicazione sugli obiettivi climatici per il 2040, fondamentale per aprire la strada alla neutralità climatica nell’Unione europea. Si tratta di un passo importante, eppure, secondo il WWF, la Commissione avrebbe potuto prendere in considerazione la possibilità di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040 e non solo il taglio del 90% delle emissioni. Per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C dobbiamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 su scala globale. Considerando la responsabilità dell’UE per le emissioni storiche, per il WWF sarebbe più giusto non fermarsi al 90%, ma puntare a zero emissioni nette entro il 2040.
Come parte dell’obiettivo del 90%, la Commissione ha anche indicato come i settori dovrebbero contribuire agli sforzi per ridurre le emissioni. Osservando questa parte, per il WWF è evidente che non è prevista un’azione sufficiente sul fronte dell’uso del suolo e della silvicoltura, soprattutto attraverso il ripristino e la protezione degli ecosistemi naturali. Secondo l’ONG, sarebbe opportuno attuare importanti cambiamenti nelle pratiche agricole e forestali che siano vantaggiosi per il clima e la biodiversità. “L’analisi è chiara: tutti i settori, compresa l’agricoltura, dovranno ridurre le emissioni in modo significativo e occorre passare a diete più sane con livelli inferiori di consumo di carne e latticini. Per l’agricoltura, il paradosso è ancor più evidente: più si accelera la decarbonizzazione, maggiori possibilità ci sono di limitare i fenomeni estremi che hanno già messo in ginocchio le attività agricole in molte zone e addirittura in alcune regioni, come la Romagna in Italia e la Tessaglia in Grecia. Soprattutto, maggiori sono le possibilità di evitare che il clima si destabilizzi e l’agricoltura divenga molto, molto difficile”, si legge sul sito del WWF.
Il WWF ritiene anche sbagliato che la Commissione europea intenda eliminare solo “sussidi inefficienti ai combustibili fossili che non affrontano la povertà energetica o la giusta transizione”: tutti i sussidi ai combustibili fossili dovrebbero essere eliminati immediatamente e le risorse liberate indirizzate per sostenere la transizione ecologica aiutando famiglie e imprese Il quadro politico va rafforzato per la giusta transizione, cioè combinato con adeguate misure di politica sociale, per garantire equità in tutta la società, anche per quanto riguarda la povertà energetica e le opportunità per le famiglie a basso reddito.