Portare la sostenibilità anche nel mondo degli eventi e delle fiere. È questo uno degli obiettivi di Fiera Milano, la società quotata a Piazza Affari, che organizza 80 manifestazioni all’anno e movimenta un giro di 4,5 milioni di visitatori coinvolgendo 36 mila aziende. Proprio per questo Fiera Milano ha deciso di supportare l’iniziativa “Net zero carbon events” promossa da UFI, The Global Association of the Exhibition Industry, che si propone di definire la strategia di misurazione e riduzione delle emissioni del sistema fieristico e si impegna a raggiungere la neutralità carbonica al 2050.
Per Fiera Milano la sostenibilità è parte integrante del piano strategico, pubblicato a febbraio 2021, del sistema di remunerazione del top management e di valutazione dei dipendenti. Il gruppo ha inoltre ha stabilito di misurare l’impronta carbonica di almeno 12 manifestazioni in arco piano, con l’obiettivo di porre in essere delle azioni di efficientamento associate alle singole fasi degli eventi.
“La misurazione dell’impronta carbonica delle proprie manifestazioni, associando alle singole fasi dell’evento le relative fonti emissive, consentirà a Fiera Milano di intraprendere mirate azioni di efficientamento circoscritte alle singole fasi dell’evento, le quali verranno prioritizzate in base al grado di influenza della società sulle specifiche fonti emissive e l’entità del loro impatto ambientale” ha dichiarato Andrea Maldi, CFO di Fiera Milano, intervistato da ESGnews.
Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?
Già dal 2017 Fiera Milano ha intrapreso un percorso sistematico di dialogo e coinvolgimento dei suoi principali stakeholder al fine di valorizzare il loro contributo nella formulazione delle politiche e delle strategie aziendali tramite le attività di stakeholder engagement, che si formalizzano nella matrice di materialità. In base alle evidenze raccolte dall’analisi di materialità, i temi più rilevanti per il business di Fiera Milano vengono fatti ricondurre alle tematiche relative alla Salute e Sicurezza, all’ Etica di Business e Anti-Corruzione, alla Qualità del Servizio e Customer Experience, alla Corporate Governance e alla gestione degli impatti ambientali. In particolare, la responsabilità verso l’ambiente ha assunto un peso maggiormente rilevante per gli stakeholder rispetto gli anni precedenti, per questo motivo abbiamo avviato un percorso strutturato di misurazione dell’impronta carbonica delle nostre manifestazioni tramite la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e formalizzato questo impegno all’ interno del nostro piano di sostenibilità, integrato nel piano strategico CONN.E.C.T. 2025. In questo modo la riduzione degli impatti ambientali entra a far parte della strategia di lungo periodo.
Riteniamo fondamentale la partecipazione ad occasioni di confronto come la Sustainability Week che ci permette di recepire i trend e le richieste dei mercati finanziari ed integrarli nel nostro percorso di sostenibilità.
Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?
A febbraio 2021 Fiera Milano ha definito il nuovo piano strategico CONN.E.C.T. 2025 in cui ha riesaminato non solo il modello di business, ma anche gli scopi stessi dell’agire aziendale. Si è giunti così a definire il purpose, a rivedere la mission, i valori ed i temi materiali. Il purpose e la mission fanno leva sull’affermare Fiera Milano come un primario hub europeo, con un network globale in grado di creare molteplici opportunità di business attraverso una innovativa piattaforma per eventi innovativi, sostenibili e di portata globale.
La sostenibilità è divenuta quindi parte integrante del piano strategico, del sistema di remunerazione del top management e di valutazione dei dipendenti.
Gli impegni di Fiera Milano in materia di sostenibilità sono articolati in 5 dimensioni: ambiente, persone, sociale, lotta corruzione e diritti umani e sono stati declinati in 25 obiettivi associati ai fattori abilitanti strumentali per realizzare i target del piano strategico. I target principali presuppongono un processo di progressiva crescita nell’uso di energia generata da fonti rinnovabili, di inclusione di target ESG nel sistema di misurazione della leadership e delle performance individuali dei dipendenti, di rafforzamento delle competenze digitali dell’intera popolazione aziendale e di graduale creazione di una catena di fornitura sostenibile, minimizzando gli impatti ambientali, sociali ed economici. Particolare rilievo viene dato ad un target molto specifico per il nostro business che è quello di misurare l’impronta carbonica di almeno 12 manifestazioni entro il 2025, con l’obiettivo di porre in essere delle azioni di efficientamento associate alle singole fasi degli eventi.
Quali sono i principali risultati ottenuti?
Stiamo riscontrando un ottimo apprezzamento da parte degli stakeholder, i nostri clienti apprezzano la possibilità di organizzare i loro eventi in un quartiere con alto profilo di sostenibilità sia in termini di servizi offerti che di commitment aziendale. Lato mercati finanziari, abbiamo ottenuto il primo ESG rating dall’agenzia di rating Sustainalytics con un punteggio di 16,9 (in una scala compresa tra 0 e >40, dove 0 indica la valutazione migliore e >40 la peggiore). L’agenzia di rating ha posizionato il gruppo Fiera Milano nella seconda migliore classe di rating “Low Risk”. Grazie ad una solida gestione dei rischi ESG e delle politiche e dei programmi avviati in ambito di sostenibilità, Fiera Milano rientra nel 15% delle aziende più virtuose fra le circa 15.000 valutate in tutto il mondo da Sustainalytics. La corporate governance di Fiera Milano è stata valutata in maniera particolarmente positiva con una valutazione “strong/above average” rispetto al panel di riferimento. La dimensione sociale ha visto nella gestione della salute e sicurezza di dipendenti e clienti e nello sviluppo delle risorse le aree maggiormente valorizzate. Sustainalytics, infine, pur ritenendo il Gruppo Fiera Milano sia esposto in maniera modesta ai rischi ambientali, ne apprezza e riconosce le competenze distintive in materia di misurazione delle emissioni GHG e dei relativi programmi che coinvolgono le proprie manifestazioni.
A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?
Un tema fondamentale affrontato dalle fiere in questi anni è stato quello della eco sostenibilità ambientale, dal punto di vista dei quartieri fieristici, dei processi organizzativi e delle fiere tematiche. Le fiere, infatti, hanno la possibilità di influenzare positivamente l’andamento del sistema paese, sia come organizzazioni che adottano un modello di business sostenibile, sia come contenitori di tematiche innovative e ispirazionali. Per poter porsi obiettivi concreti di mitigazione del rischio climatico non si può agire da soli, è necessario realizzare delle iniziative congiunte a livello di settore/ industry e definire una serie di linee guida per la definizione, la misurazione e la rendicontazione degli obiettivi di decarbonizzazione a breve termine. In questo quadro, Fiera Milano, a novembre 2021, ha deciso di supportare l’iniziativa “NET ZERO CARBON EVENTS” promossa da UFI, The Global Association of the Exhibition Industry, insieme ad altre associazioni del mondo congressuale e del turismo che si propone di definire la strategia di misurazione e riduzione delle emissioni del sistema fieristico impegnandosi a raggiungere la neutralità carbonica al 2050.
Fiera Milano, aderendo all’iniziativa Net Zero Carbon Events, si è impegnata, insieme agli altri firmatari, ad azzerare le emissioni nette di gas serra (GHG) per quella data, in linea con gli obiettivi globali stabiliti dall’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento e ridurre del 50% le emissioni globali di GHG entro il 2030 promuovendo e sostenendo gli sforzi del settore lungo tutta la catena del valore. Sposando questa iniziativa, Fiera Milano avrà quindi l’opportunità di essere coinvolta nei vari gruppi di lavoro che contribuiranno allo sviluppo di metodologie di misurazione, alla roadmap del settore e alle iniziative di collaborazione con la più ampia catena del valore del sistema fieristico.
Sulla scia di questo impegno e in linea con il Piano di Sostenibilità 2021-2025, integrato nel piano strategico CONN.E.C.T 2025, Fiera Milano ha avviato il percorso di misurazione dell’impronta carbonica generata dai suoi eventi.
L’edizione di settembre di Homi Fashion&Jewels, l’evento dedicato ai gioielli e all’accessorio moda, è stato il primo passo verso questo percorso virtuoso, che sancisce l’impegno di Fiera Milano nel ridurre gli impatti ambientali provenienti dai propri eventi. Il gruppo ha sviluppato un modello proprietario e innovativo di misurazione delle emissioni GHG derivanti dagli eventi tenuti nei propri spazi espositivi, secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment)
Le tonnellate di CO2 prodotte dall’evento Homi Fashion&Jewels sono state interamente neutralizzate tramite l’acquisto e successiva cancellazione di crediti in carbonio certificati (Verra Standard) che hanno permesso a Fiera Milano di supportare il progetto certificato Photovoltaic Power Project at Jalgaon in India, nella regione Maharashtra: si tratta di un impianto fotovoltaico capace di immettere in rete energia rinnovabile a disposizione delle comunità locali, favorendo in questo modo il trasferimento tecnologico nella regione e la compensazione delle emissioni di CO2 generate da Homi Fashion&Jewels. Grazie a questo processo l’evento è stato quindi “carbon neutral”.
La misurazione dell’impronta carbonica delle proprie manifestazioni, associando alle singole fasi dell’evento le relative fonti emissive, consentirà a Fiera Milano di intraprendere mirate azioni di efficientamento circoscritte alle singole fasi dell’evento, le quali verranno prioritizzate in base al grado di influenza della società sulle specifiche fonti emissive e l’entità del loro impatto ambientale.
In riferimento invece ai rincari energetici il gruppo Fiera Milano ha proseguito con l’implementazione di specifici piani di mitigazione dei rischi volti all’efficientamento energetico dei padiglioni espositivi, proseguendo inoltre con gli interventi di potenziamento dell’impianto fotovoltaico installato sui tetti del quartiere di Rho, che attualmente contribuisce alla generazione di circa il 20% del fabbisogno energetico di Fiera Milano, con l’obiettivo di raddoppiarne la capacità installata.