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Transizione climatica

Glencore, ancora attriti sull’ESG

Troppo focalizzati sull’ESG. Così Gary Nagle, l’amministratore delegato di Glencore, il gigante delle materie prime con sede a Baar in Svizzera, ha definito gli investitori europei, secondo quanto riportato dal Financial Times.

Nagle è in trattativa per l’acquisizione di Teck Resource, società diversificata di risorse naturali con sede a Vancouver, e sta ora puntando in particolare al business del carbone della canadese, dopo che a inizio anno la sua offerta da 23 miliardi di dollari per l’acquisizione del gruppo e la scissione delle sue attività come parte dell’accordo, è stato rifiutato.

Gli azionisti di Glencore non si sono ancora schierati con chiarezza riguardo questa sua strategia “brown” anche se la percentuale di chi alla recente assemblea annuale ha votato contro il rapporto sui progressi climatici dell’azienda è salita al 30% rispetto al 24% dell’anno scorso.

Certo Nagle non sembra intimorito, considerando che ha ancora la maggioranza a favore, e, anzi, ha messo in luce una questione concreta per i mercati europei circa la convenienza per le aziende dei settori delle risorse minerarie e dei combustibili fossili di restare quotate in borse EU ora che la normativa europea si fa sempre più stringente.

Per l’ad gli investitori oltreoceano sarebbero più pragmatici e orientati al rendimento come fattore primario, mentre il vento sta cambiando in Europa dove i criteri ESG dominano le decisioni.

Le sue osservazioni, ha sottolineato il FT, giungono in un momento in cui un numero maggiore di società quotate a Londra sta iniziando a valutare l’opportunità di spostare la propria quotazione a New York, dove le valutazioni sono più elevate per alcuni settori.

Al momento Nagle non pare stia lavorando attivamente per effettuare un trasferimento su New York, ma ha dichiarato che non si esimerà dal farlo in caso risultasse particolarmente conveniente.

Una questione che certo non passerà in sordina e che porta a riflettere sull’urgenza di un’azione collettiva globale anche dei mercati per far fronte alla crisi climatica.