Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense (Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense) ha pubblicato il bilancio di previsione 2023 nel quale ricorda come il 2023 sarà un anno di rinnovamento per i comitati della Cassa.
Sul fronte degli investimenti, nel corso del 2022 è stato revisionato il modello ALM (Asset Liability Management) grazie al supporto del nuovo advisor Link Consulting Partners, dal quale è emerso che la cassa si trova in una fase di accumulo con un ammontare di liquidità investibile in aumento di 6,5 miliardi fino al 2027.
L’asset allocation strategica per il triennio dal 2023 al 2025 prevede, tra le altre cose, una riduzione del peso dell’immobiliare, un incremento del peso degli alternativi illiquidi, un incremento del peso dell’azionario, una riduzione dell’obbligazionario.
Oltre a questo, Cassa Forense sottolinea che il tema etico è entrato a far parte delle linee di indirizzo dell’ente nella selezione degli investimenti, in particolare verranno perseguiti i goal 7 (energia pulita e accessibile) e 13 (lotta contro il cambiamento climatico) secondo i Principi per gli Investimenti Responsabili (i PRI). In particolare, evidenzia la cassa, l’obiettivo è quello di misurare e migliorare l’impronta di carbonio del portafoglio d’investimento. A tal proposito, Cassa Forense precisa che lo score ESG dell’asset allocation attuale è allineato a quella definito dall’asset allocation strategica, mentre la Carbon Intensity risulta più elevata rispetto agli obiettivi a causa di una maggiore esposizione tattica a titoli energivori, favoriti in questa fase di mercato, e dalla mancata contabilizzazione del contributo del portafoglio illiquido, “nel quale sono presenti diversi investimenti di private equity focalizzati sulla sostenibilità e/o sulla transizione energetica”.